Il 39% dell’attività economica dell’Unione europea, pari a circa 4700 miliardi di euro all’anno, ruota attorno a industrie basate sui diritti di proprietà intellettuale, le quali generano circa il 26% dei posti di lavoro nell’Ue. Questi, scrive l’Ansa, sono pari a 56 milioni di occupati a cui si somma un altro 9% derivante dall’indotto.
Per l’Italia, le aziende connesse alla proprietà intellettuale, che vuol dire anche indicazioni geografiche tipiche, copyright, marchi, brevetti, producono il 40,8% del pil e il 26,8% dei posti di lavoro.
Secondo il commissario al mercato interno Michel Barnier, lo studio “rivela che nel campo dell’economia l’uso dei diritti di proprietà intellettuale è diffuso ovunque: dal settore dell’alta tecnologia a quello della fabbricazione di articoli sportivi, giocattoli o giochi elettronici”, e per il presidente dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno António Campinos “dimostra che l’utilità dei brevetti e di altri diritti di proprietà intellettuale non è solo teoria economica”.
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…
Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…
Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…
Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…
Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…