Ieri a Catania, davanti alla Prefettura, si è svolto un sit-in di protesta dei docenti siciliani per le recenti immissioni in ruolo decise dalla Buona Scuola.
Gli insegnanti sono scesi in piazza per rendere noto il proprio malcontento. A fianco dei prof anche le rispettive famiglie.
Sul quotidiano La Sicilia c’è spazio per alcune storie di prof lontani da casa per lavoro. Come Giusi, docente di Giarre: “Ogni insegnante è un educatore e nonostante il ruolo non sono riuscita a stare accanto alla mia famiglia”.
Poi c’è Antonella, componente del comitato spontaneo “Non si svuota il Sud: “Abbiamo tutti tra i 45 e i 50 anni, abbiamo messo su famiglia in Sicilia e siamo dovute andare via, mentre quest’anno sono state occupate 5mila cattedre dai colleghi iscritti tramite messa a disposizione. Chiediamo il rispetto della legge che antepone la mobilità alle nuove assunzioni”.
Tra le storie anche quella di Maria Paola, di Palermo, che quest’anno è in congedo perché deve assistere la madre disabile, “ma rinuncerò alla cattedra”. Una sconfitta terribile.