Dal 7 novembre il maestro di Serravalle d’ Asti Giampiero Monaca è in presidio permanente davanti al Ministero dell’istruzione a Roma.
In questi anni ha ideato e messo in pratica un metodo di lavoro e di insegnamento che ha denominato Bimbisvegli.
Su questo progetto ci sono state tesi di laurea, pubblicazioni universitarie tra cui quella dell’Università di Macerata. E’ stato inserito tra le esperienze scolastiche più innovative d’Italia. Il metodo rispetta pienamente le Indicazioni Nazionali che prevedono una didattica attiva e non solo trasmissiva, l’apprendimento delle competenze sociali, il problem solving, il cooperative learning, la didattica esperienziale e interdisciplinare.
Giampiero Monaca, inoltre, ha praticato una didattica che fa largo uso del gioco, del movimento e degli spazi esterni alla scuola.
“Ma il mio Istituto – racconta il maestro – invece di valorizzare e favorire l’approccio Bimbisvegli (che in pochi anni ha triplicato gli alunni di una piccola scuola in odore di chiusura) non ne ha colto l’opportunità e ha finito per trasferirmi in un altro plesso. A questo punto ho rifiutato l’ordine di servizio applicando alla lettera il motto milaniano ‘l’obbedienza non è più una virtù’ e ora corro anche il rischio molto concreto di essere licenziato”.
Nell’intervista che proponiamo il maestro ripercorre l’intera vicenda e spiega per quali motivi ha deciso di stazionare davanti all’ingresso del Ministero.
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