Hanno sfilato a migliaia gli studenti delle scuole superiori venerdì scorso. Le manifestazioni più affollate si sono svolte a Roma con 15.000 persone, a Napoli e a Palermo con oltre 10.000 e a Milano con circa 6.000 persone. Altri cortei, sit in, blocchi stradali e assemblee con migliaia di partecipanti sono stati organizzati in numerose città italiane. Da parte del Ministero dell’Istruzione non si hanno riscontri ufficiali sul numero delle scuole che hanno deciso di adottare forme di agitazione e anche se i dati diffusi dalle questure indicano un numero di studenti quasi sempre dimezzato, la protesta – stando alle cronache locali e alle notizie di agenzia – pare molto diffusa e abbastanza organizzata.
La giornata di mobilitazione, promossa dall’Unione degli studenti, l’organizzazione vicina alla Cgil, arriva dopo circa due settimane di occupazioni e assemblee permanenti in molte scuole italiane. Gli studenti hanno protestato contro la carenza dei fondi per la scuola previsti nella Finanziaria 2002 e contro la proposta di riforma degli organi collegiali, in chiave ‘aziendalistica’, che vedrebbe fortemente sminuita la loro partecipazione. Contestano, inoltre, il tentativo di favorire le scuole private attraverso i buoni-scuola istituiti da alcune regioni e l’ipotesi di ripristino dell’influenza del voto di condotta sul profitto, presente nel documento elaborato dalla commissione Bertagna.
Dello stesso tenore gli slogan e gli striscioni in quasi tutte le città italiane: "Demorattizziamo la scuola", "democrazia nelle scuole" e "Moratti non c’è studio a questo costo", mentre nella manifestazione di Milano gli studenti hanno esibito un manifesto con un fontomontaggio raffigurante il ministro Moratti che tiene le mani un cartello con la scritta "Abbasso la scuola pubblica".
Contrari alla protesta si sono dichiarati gli studenti di Azione Giovani (An) e Alternativa studentesca (FI) che hanno bollato i cortei come le "solite strumentalizzati dalla sinistra". Lunedì 3 novembre si sono svolte altre manifestazioni in tutta Italia organizzate dalla Confederazione degli studenti e dagli studenti delle Accademie delle Belle Arti, che sono scesi in piazza per protestare contro la "mancanza di applicazione da parte del ministro della legge di riforma delle Accademie e degli istituti musicali pareggiati".
Infine, per il 19 e 20 dicembre, la Sinistra giovanile vorrebbe organizzare i ‘contro-stati generali’, in contemporanea a quelli convocati dal ministro Moratti.
Quello dell’assistenza agli alunni durante i pasti nella mensa scolastica continua ad essere un problema…
Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…