Le “promesse” del Ministro Bussetti in fatto concorsi e assunzioni non hanno sortito per ora alcun effetto.
Anzi i sindacati hanno persino deciso di rilanciare la protesta: l’Anief ha aderito allo sciopero del 17 maggio e con questo saranno 8 le sigle sindacali che sosterranno l’iniziativa (Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals, Gilda, Anief, Cobas e Unicobas).
Non solo, ma a partire dai prossimi giorni prenderà avvio anche l’astensione dalle attività non obbligatorie previste dal contratto nazionale.
In una nota divulgata nelle ultime ore i sindacati rappresentativi, con esclusione dell’Anief, fanno anche l’elenco dettagliato delle attività per le quali è programmata l’astensione.
Per il personale ATA:
– attività aggiuntive oltre le 36 ore settimanali;
– attività previste tra quelle rientranti nelle posizioni economiche (I^ e II^ ) e negli incarichi specifici;
– intensificazione della attività nell’orario di lavoro relativa alla sostituzione dei colleghi assenti;
– svolgimento incarico sostituzione Dsga
Per il personale docente:
– attività aggiuntive di insegnamento oltre l’orario obbligatorio, retribuite con il MOF;
ore aggiuntive per l’attuazione dei progetti e degli incarichi di coordinatore retribuiti con il MOF;
– sostituzione e collaborazione con il dirigente scolastico e di ogni altro incarico aggiuntivo;
– ore aggiuntive prestate per l’attuazione dei corsi di recupero;
– attività complementari di educazione fisica e avviamento alla pratica sportiva.
Analoga iniziativa è stata decisa dall’Unicobas che focalizza la protesta soprattutto sulla questione della regionalizzazione e prevede l’astensione dalla attività non obbligatorie già dal 20 aprile (il personale Ata sarà infatti in servizio anche nei giorni in cui le scuole saranno chiuse per le vacanze pasquali).