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La qualità dei programmi televisivi

Troppa televisione fa male o quanto meno mal si concilia con buoni risultati scolastici: il buon senso ce lo ha sempre detto, ma ora c’è una indagine statistica con tanto di numeri e percentuali che lo dimostra in modo preciso.
"Help me", una associazione di psicologi e pedagogisti, ha esaminato 1.500 casi di studenti bocciati, di età compresa fra gli 11 e i 16 anni riuscendo perfino a definire l’identikit del "cattivo studente": sta davanti al televisore per almeno 5 ore al giorno, segue con puntiglio i programmi di Enrico Papi, fa scorpacciate di telenovele e soap opera e predilige i film violenti.
Ma non è solo Enrico Papi (definito dai ricercatori ”disimpegnato e qualunquista”) a distogliere i ragazzi dallo studio e dai libri: persino l’ "aquila di Ligonchio" Iva Zanicchi viene considerata responsabile di voti bassi e bocciature.
Al contrario Maurizio Costanzo, Piero Angela e Cecchi Paone aiutano a migliorare il rendimento scoastico: gli studenti che vanno bene a scuola – infatti – guardano il "Costanzo show" (25%), "La macchina del tempo" (20%) e, fra i telegiornali, preferiscono il Tg3 (28%).
Ma perché Costanzo e Cecchi Paone aiutano ad andar bene a scuola?
Costanzo, per esempio, parla spesso di libri e di lettura, mentre Piero Angela viene considerato "insegnante ideale" da due studenti su 3; addirittura – dicono i ricercatori – chi guarda la trasmissione di Alessandro Cecchi Paone nel 76% dei casi diventa primo della classe.
Anche in questo caso, però, è sempre questione di misura: a superare le 3 ore al giorno di televisione si rischia maggiormente la bocciatura; il fatto è che troppa tv distrae dallo studio (nel 48% dei casi), alimenta la diffidenza verso il contenuto dei libri (32%), stimola una cultura consumistica esasperata.
Gli esperti di Help me hanno preso in esame anche diverse fiction molto note: nel 62% dei casi presentano con caratteristiche negative la figura del ragazzo studioso privilegiando gli "scapestrati" e i bulletti di città.
Attenzione infine ai programmi musicali: meglio limitarne il consumo, guardandoli per più di un’ora al giorno si corrono maggiori rischi di bocciatura!

Reginaldo Palermo

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