La qualità dell’aria indoor nelle scuole: quali rischi?
La situazione delle scuole italiane in merito alla qualità dell’aria nelle scuole e i relativi rischi per la salute respiratoria degli studenti è stata recentemente descritta nel corso di un Workshop, organizzato dal della salute, con la collaborazione della GARD-I, intitolato “La qualità dell’aria indoor nelle scuole: rischi per malattie respiratorie e allergiche – Quadro conoscitivo della situazione italiana e strategie di prevenzione”. Durante l’incontro, svoltosi a Roma il 15 dicembre scorso, sono state delineate le principali aree di criticità su cui intervenire e le possibili strategie sostenibili, volte a minimizzare le esposizioni indoor nelle scuole e ridurre l’impatto delle malattie respiratorie, asma e allergie nell’infanzia.
Secondo alcuni recenti studi condotti in Nord-Europa, l’asma corrente in bambini ed adolescenti risulta positivamente associata a numerosi fattori presenti nell’ambiente scolastico, fra cui l’umidità, i composti organici volatili (VOCs), la formaldeide, gli allergeni e i batteri. Le indagini hanno, altresì, evidenziato come una cattiva qualità dell’aria e condizioni microclimatiche non ottimali possano influenzare negativamente la performance del lavoro scolastico degli studenti.
È per tale ragione che interessarsi al miglioramento della qualità dell’aria nelle scuole rappresenta un’azione fondamentale per la sanità pubblica e la situazione attuale delle scuole, italiane ed europee, richiede risposte concrete, volte a realizzare tutti gli interventi necessari a garantire ambienti scolatici sani e sicuri, rispondenti alle specifiche esigenze degli studenti e in modo particolare dei bambini con asma, allergia, malattie respiratorie e altre patologie croniche.
Tra le azioni da mettere in atto, l’eliminazione dell’esposizione a fumo di tabacco attivo e passivo, delle fonti di allergeni e delle muffe e funghi dall’edificio, la riduzione in tutti gli ambienti scolastici dell’esposizione a inquinanti chimici, fisici e biologici. E, inoltre, fare particolare attenzione alla corretta ventilazione degli ambienti, verificare regolarmente il funzionamento degli impianti di riscaldamento e condizionamento, provvedere costantemente alla manutenzione e pulizia di edifici, compresi gli spazi esterni e il verde scolastico.
Per approfondire l’argomento è possibile anche consultare gli interventi dei relatori pubblicati sul sito del Ministero della Salute: