Nelle aule in cui si svolge attività didattica, l’interesse principale per fare prevenzione al rischio chimico è focalizzato sulla verifica della qualità dell’aria indoor (IAQ), monitorando i seguenti indicatori:
• identificazione delle sorgenti di inquinanti;
• verifica efficienza dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento di un edificio;
• verifica delle azioni correttive e collegare i sintomi degli occupanti alla qualità dell’aria indoor
Si ricorda che l’aria indoor proviene dall’aria atmosferica esterna (outdoor) ed entra negli ambienti confinati attraverso la ventilazione (naturale e/o artificiale). Negli ambienti chiusi o semichiusi l’ossigeno presente nell’aria (interna) viene gradatamente consumato, mentre con la respirazione e la traspirazione umana sono immessi nell’aria alcuni componenti quali: vapore acqueo, anidride carbonica (CO2) e diverse sostanze organiche. In assenza di adeguata ventilazione, la qualità dell’aria interna tende ad alterarsi, come conseguenza della presenza e dell’accumulo di sostanze inquinanti: sostanze con caratteristiche tali da modificare la normale composizione o stato fisico dell’aria e alterarne la salubrità (aria viziata). L’”aria viziata” si riconosce istintivamente con l’odorato. L’aria pulita invece non ha odore e non è percepita dagli occupanti.