La Rai per la digitalizzazione. Viale Mazzini ha infatti sviluppato un progetto denominato “Alfabetizzazione digitale: Manzi 2.0” per contribuire con progetto di alfabetizzazione che punta a ridurre il digital divide, un fenomeno che nella prospettiva di un emittente pubblica si traduce innanzitutto in un cultural divide. Le linee guida del progetto si pongono l’obiettivo di sviluppare un piano di comunicazione declinato sull’offerta Rai con una presenza che virtualmente potrà essere 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. Ripetendo, quindi, l’esperienza effettuata negli anni ’60 con la famosa trasmissione “Non e’ mai troppo tardi” ma con un approccio del tutto diverso attraverso una contaminazione dell’intera programmazione del servizio pubblico.
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“Torniamo alle origini con il maestro Manzi. I big data e la digitalizzazione – ha commentato il direttore generale, Luigi Gubitosi presentando il progetto – stanno cambiando il mondo e, per prima cosa, stiamo applicando questo cambiamento a noi stessi. Il processo di digitalizzazione della Rai, cominciato due e anni e mezzo fa, sta andando avanti come previsto e a fine 2016 la digitalizzazione sara’ un fatto compiuto per la tv pubblica”.
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