Si tratta, per l’assessore, di un progetto che “sembra avere come obiettivo prioritario lo stravolgimento dell’attuale assetto senza alcuna garanzia per il futuro”.
In Veneto, secondo quanto scrive Il Matino di Padova, i precari sarebbero 15.000, mentre i docenti dell’organico di diritto dell’anno 2015 e 2016 sono in totale 45.609, con una differenza negativa di 450 a fronte di un aumento di alunni che sono in totale 603.183, 3200 in più dell’anno precedente.
“Il Veneto”, ha spiegato Donazzan ai portavoce di Gilda, Gilda Precari, Comitato tutela Docenti Precari 296/2006, Uil Scuola, Snals Cisl e Cisl “chiede che ci sia una stabilizzazione dei precari, più attenzione alle scuole professionali, alle scuole paritarie e al personale. Si parla tanto di Job Acts, ma poi i docenti non vengono inseriti”.
Il 5 maggio lo sciopero della scuola prevede cinque grandi manifestazioni con flash mob in tutte le città: «Preferiamo rimanere precari altri tre anni ma avere la granzia che poi saremo integrati, visto che nel 2018 sono previsti 100 mila pensionamenti», ha detto Alessandra Michieletto, della Gilda «vogliamo preservare la scuola pubblica e chiediamo un piano triennale al Governo». Le immissioni saranno per 100.701 precari: «Chiediamo che il decreto venga attuato almeno per questi docenti», le parole di Giuseppe Morgante della Uil « ma per risolvere il problema non bisogna abolire i precari, bensì il precariato».
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