Categorie: Politica scolastica

La regola per sopravvivere nella scuola: mai eseguire l’ordine prima del contrordine

Commentare la notizia del rinvio della scadenza legata all’aggiornamento del RAV è imbarazzante. Sembra quasi che vogliamo a tutti i costi prendercela con Viale Trastevere.

Ma se la Ministero inanellano una gaffe dietro l’altra non è davvero colpa nostra.
E’ possibile che il Miur decida di rinviare la scadenza del RAV due giorni prima del termine ultimo?
Che senso ha? Nelle ultime settimane dirigenti e docenti si sono scapicollati per riuscire a concludere tutto entro il mese di giugno, e ora – a 48 ore dalla scadenza – il Ministero fa una proroga.
Che dire? 

Ci vediamo costretti a ripetere quanto abbiamo già dovuto scrivere a proposito del rinvio della scadenza dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto: siamo ormai ad un punto di non ritorno ed è difficile capire quali soluzioni debbano essere adottate per far funzionare alla meno peggio la macchina di Viale Trastevere.

Ma c’è una cosa da aggiungere: forse le scuole dovrebbero conoscere i meccanismi ministeriali e non dovrebbero farsi intimorire più del dovuto dalle inderogabili scadenze ministeriali.

E qui faccio una digressione di carattere personale.
Diventai direttore didattico nel 1981 ed  ebbi la grande fortuna di essere preso sotto l’ala protettrice di un collega del territorio dotato di grande esperienza e di straordinarie doti umane che mi introdusse ai misteri della macchina amministrativa.
Una delle prime cose che mi insegnò era questa: la regola numero uno è quella di non eseguire mai un ordine del Provveditorato (all’epoca le circolari ministeriali erano sempre mediate dalle disposizioni degli uffici periferici) prima che sia arrivato il contrordine.
Messa così può sembrare quasi una barzelletta che richiama la vecchia battuta di Giovanni Guareschi, ma posso garantire che in 31 anni di lavoro da direttore e da dirigente scolastico, quando mi sono attenuto a questa banalissima regola mi sono sempre trovato benissimo.  
In qualche circostanza mi sono discostato dalla regola e devo ammettere di aver sbagliato.
Per sopravvivere nei meandri dell’apparato bisogna conoscerne il funzionamento e adeguarsi. 

Reginaldo Palermo

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