“Se il centrodestra vincerà le elezioni taglierà le spese dello Stato di 80 miliardi, pari al 10% delle attuali uscite. Il costo della macchina dello Stato, circa 800 miliardi, è troppo elevato. In un’azienda si riesce a tagliare anche il 30% delle spese. In uno stato è più difficile ma se solo riducessimo i costi del 10% risparmieremo 80 miliardi con cui potremmo ridurre la pressione fiscale di molto. C’è la concreta possibilità, se vince il centrodestra, di cambiare la Costituzione dando al governo il potere di operare e di ridurre i costi dello Stato”.
Anche questa è una dichiarazione di Berlusconi che insieme con Monti, sulle onde della spendig review, hanno in poco meno di 4 anni tolto 10miliardi alla scuola (8+2) a danno, non solo dei precari ma anche degli alunni e della famiglie, visto che contratto di lavoro, scatti di anzianità, pensioni, adeguamento all’inflazione, fondi d’istituto sono rimasti al palo.
Ora il problema che si pone è il seguente: per restituire gli otre 4miliardi di Imu e per tagliare di 80miliardi il costo della macchina dello Stato, dove attingerà il Pdl se vince le elezioni? E cosa intende per “macchina dello Stato”?
Temiamo, guardando il programma che il partito di Berlusconi ha sulla scuola, che ancora una volta l’istruzione è nel suo mirino. E come? I punti sembrano due: consentire alle scuole autonome di chiamare i docenti e incentivare i finanziamenti alle scuole paritarie che consentono allo Strato già oggi “un risparmio di 5.974 euro a studente, ovvero in totale 6,3miliardi l’anno.”
Ma non solo, se si dà per buono il programma della Lega, che è alleata col Pdl, di abolire il valore legale del titolo di studio, si chiude il cerchio, perché in quello stesso momento non conterebbe più il voto di diploma, ma la scuola, o l’università, di provenienza. Le scuole pubbliche di periferia, quelle che più comunemente si chiamano di “frontiera”, dove i docenti sono a rischio ogni giorno, sarebbero ancora più degradate e solamente chi può permetterselo sceglierà l’istruzione di eccellenza, anche col contributo statale, sul tipo del “modello Milano”, tanto caro al partito del Pdl.
E’ chiaro che la nostra è solo una ipotesi, ma sarebbe il caso che qualcuno ci dicesse dettagli in più su questi dubbi che abbiamo sollevato e soprattutto dicesse dove si attingerebbe, visto che solo fino a qualche mese fa (prima della campagna elettorale) eravamo sull’orlo del burrone, per restituire l’Imu e da quali ingranaggi della macchina dello Stato si toglierebbero quegli 80miliardi di Euro. Ecco specificare nel dettaglio tutto questo è indizio, ma forse segno tangibile, di serietà e di rispetto.
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