Sabato 13 i docenti e il personale dei conservatori, da Nord a Sud, scendono in piazza per chiedere conto al governo di una riforma, ferma da 16 anni.
Una giornata “di protesta e di proposta”, che coinvolgerà nello stesso giorno tutti i 77 istituti di alta formazione musicale (Afam) italiani. Mentre per la prima volta insieme, presidenti, direttori e studenti dei conservatorio, statali e non, hanno votato all’unanimità una mozione per chiedere al governo più attenzione verso il sistema, con la richiesta in particolare di avere, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento, l’ordinamento di tutti i corsi di studio, la statalizzazione degli istituti musicali, l’incremento delle risorse.
Ma in piazza, scrive Il Sole 24 Ore, quelli dell’Afam porteranno pure Mozart e Rossini, balli e canti e spettacoli vari per protestare contro la lentezza della politica e della burocrazia.
Il mondo della formazione accademica musicale ha deciso di fare fronte comune per chiedere il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’alta formazione musicale nel nostro Paese. I 54 Conservatori di Musica statali e i 19 non statali hanno indetto questo sabato 13 febbraio una “Giornata nazionale dell’alta formazione”, organizzando concerti e momenti di riflessione e sensibilizzazione sullo stato dell’Afam (il sistema nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, costituito da Conservatori, Accademie e Istituti superiori di industrie artistiche).
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La giornata di protesta è stata decisa dall’assemblea congiunta dalle Conferenze nazionali dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei conservatori statali e non statali che nei giorni scorsi si è riunita a Roma nella sede del ministero dell’Istruzione. Nel testo, licenziato dall’assemblea congiunta, viene sollecitata la completa attuazione della riforma del sistema di alta formazione artistico-musicale, attesa ormai da oltre 16 anni (la legge di riforma del settore del 1999 è ancora in itinere), e vengono richiesti in particolare, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento, l’ordinamento di tutti i corsi di studio, la statalizzazione degli istituti musicali e l’incremento delle risorse.
Il sistema musicale in Italia oggi è rappresentato da 77 istituti di alta formazione musicale: 54 Conservatori statali (più 4 sedi staccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati), 4 istituti accreditati. Gli studenti iscritti sono 50mila, il 10% dei quali stranieri (più che doppio rispetto alle Università). I docenti sono 6mila a cui si aggiungono 1.500 unità tra amministrativi e ausiliari. Oltre 6mila all’anno, infine, i diplomati.
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