Categorie: Politica scolastica

La riforma della riforma del M5S: addio bonus merito e card 500 euro, formazione retribuita

Retribuire le ore di formazione obbligatoria, basta soldi alle paritarie, eliminare il bonus merito e quello da 500 euro per l’aggiornamento, la chiamata diretta e i test Invalsi.

Sono le indicazioni dei 19mila iscritti al M5S che hanno detto la loro sulle priorità da adottare per lo “smantellamento” della Buona Scuola, da inserire nel programma di governo sull’istruzione dello stesso movimento nazionale.

Ebbene, la grande maggioranza degli iscritti al M5s hanno detto sì alla fine dei finanziamenti alle scuole paritarie, attraverso la modifica della Legge 62 del 2000 che ha istituito la parità scolastica per le scuole private: su quasi 19 mila votanti in meno di 3 mila hanno scelto di non mettere mano alla legge.

Sulla Legge 107/15, gli iscritti hanno indicato come preferenza prioritaria, l’obbligatorietà e la retribuzione delle ore di formazione dei docenti, cancellando la “card” da 500 euro (10.847 voti) e mettendo al secondo posto “la collaborazione tra docenti, eliminando la chiamata diretta e il bonus del merito assegnato dal dirigente. Al terzo posto viene indicata l’eliminazione o la modifica dei test Invalsi.

 

{loadposition carta-docente}

 

Quanto all’offerta formativa, su oltre 18 mila votanti, in 8 mila circa si sono espressi per la riduzione del numero di alunni per classe, in oltre 5 mila per diffondere il tempo pieno e le compresenze di docenti nelle classi e quasi altrettanti per ripristinare gli insegnamenti ridotti dalla “riforma Gelmini” e inserirne di nuovi. Richiesto anche, per quanto riguarda la didattica, un maggiore utilizzo di strumenti tecnologici e di libri digitali.

Nei giorni scorsi, prima del voto, sul blog di Beppe Grillo era intanto comparso un avviso: il quesito sulle scuole private, precisavano i 5 Stelle, “non riguarda le scuole dell’infanzia e i nidi, perché per questa fascia d’età (0-6 anni) le scuole private paritarie nella maggior parte dei casi suppliscono alla mancanza di scuole pubbliche statali sul territorio e rappresentano dunque una scelta obbligata per le famiglie”.

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024