La riforma della scuola “è pronta”, sarà presentata “mercoledì”: lo ha detto il premier, Matteo Renzi, a margine del Consiglio dei ministri del 29 agosto. Il presidente del Consiglio ha ribadito che le linee guida sulla scuola non sono state presentate assieme agli altri provvedimenti “per evitare un eccesso di carne al fuoco”.
A proposito dei presunti litigi con il responsabile del Miur, Stefania Giannini, il premier ha messo le mani avanti. Ammettendo però qualche discrepanza di fondo tra i due.
“Non c’è nessun contrasto con nessun ministro. Ho letto che avrei litigato con tutti i ministri, ho letto che avrei litigato anche con Lotti e lì c’è stata la standing ovation”, ha spiegato Renzi. Per poi aggiungere che “semplicemente abbiamo fatto una riunione del Pd senza il ministro Giannini, è vero è stata fatta a palazzo Chigi ma ero impegnato e non ho creduto di dover muovere la scorta per andare al Nazareno. E non mi pare che il ministro Giannini sia iscritto al Pd. Non c’è alcuna tensione con i ministri, la proposta sulla scuola è sostanzialmente pronta”.
“Dopo di che – osserva – non sempre condivido quello che dice la Giannini o altri ma credo che sia un fatto di sanità mentale”.
Tutto chiaro? Diciamo che la ‘barca” della riforma dell’istruzione pubblica è stata rimessa in sesto. Per sapere come e se partirà bisogna attendere ancora qualche giorno.
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