Categorie: Politica scolastica

La riforma ha quasi un anno: bocciata!

A quasi un anno dal varo della riforma della scuola, la Legge 107/15, arriva una sonora bocciatura da parte di associazioni studentesche e sindacali.

Secondo l’Unione degli studenti, il primo anno di attuazione della riforma “ha fatto salire a galla le falle della riforma, alimentando malcontenti e disorganizzazione nelle scuole”.

“L’anno scolastico che oggi giunge al termine ha confermato quanto la ‘Buona Scuola’ sia stata più un ostacolo alla didattica che una grande intuizione. Abbiamo subito sulla nostra pelle – ha detto Danilo Lampis, coordinatore nazionale Uds – l’infattibilità di assolvere all’obbligo delle 200 e 400 ore di alternanza scuola lavoro, che già in questo primo anno di attuazione ha visto le scuole escogitare le strategie più bizzarre pur di completare l’orario previsto”.

Lampis sostiene che sono stati avviati “percorsi molto spesso non affini con quanto studiamo ogni giorno, iniziati a nostre spese, che si sono risolti in troppi casi in vero e proprio lavoro gratuito, tradendo dunque l’obiettivo dell’alternanza scuola lavoro che dovrebbe essere una metodologia didattica a tutti gli effetti”.

“A questi inconvenienti sull’alternanza scuola-lavoro, si deve aggiungere la torsione autoritaria di dirigenti scolastici ‘manager’, riscontrata più volte nell’inasprimento di misure repressive ai danni della libertà di opinione degli studenti, come nel caso delle sospensioni ai danni di chi ha boicottato i test Invalsi”.

 

{loadposition eb-pof-triennale}

 

Con il termine delle lezioni, l’Uds ha lanciato consultazione nazionale studentesca ‘Stiamo diritti – Students’ (R)evolution’, per scrivere un nuovo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti, al termine di “un grande percorso di ascolto, proposte e mobilitazione”.

Nello stesso giorno, forti critiche verso la Legge 107 sono giunte anche dall’Anief: “a un anno dalla sua approvazione possiamo dire con certezza che non è buona”, ha tuonato il sindacato.

Perché, la riforma avrebbe “acuito, anziché risolvere i problemi dell’istruzione pubblica: basti pensare all’imminente chiamata diretta dei docenti da parte del preside o all’assegnazione del bonus di 24 mila euro a pochi docenti meritevoli, alle superiori anche attraverso il giudizio degli allievi. Per non parlare del boom di supplenze annuali, anche dopo il piano straordinario di reclutamento, e di mancate stabilizzazioni, malgrado vi siano 80mila laureati abilitati che chiedono solo di essere inseriti nelle GaE e di essere immessi in ruolo”.

“Preoccupa – aggiunge il sindacato – lo stallo degli stipendi, sempre più divorati dall’inflazione, e privati pure dell’indennità che per legge avrebbe dovuto tenere il passo. Intanto, tutto il personale Ata continua e essere dimenticato, compresi i Dsga. E pure il concorso per dirigenti non arriva”.

{loadposition eb-guida-dirigente}

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Giusto Catania “promosso” in un liceo top di Palermo, poi l’Usr ci ripensa: “pago il mio essere di sinistra, questo è il Merito?”

“Nel Paese di Giorgia Meloni bisogna sempre premiare il merito, soprattutto nella scuola, a meno…

17/07/2024

Graduatorie Terza Fascia Ata, al via la valutazione delle domande: le segreterie segnalano disfunzioni

Al via la valutazione e validazione delle domande presentate per le graduatorie di istituto e…

16/07/2024

“Strane” abitudini alla scuola dell’infanzia

I bambini sono seduti comodamente sulle loro sedie, disposte in un ampio cerchio: due bambinetengono…

16/07/2024

Prof colpita dai pallini: il giudice dice che non c’è reato ma ci possono essere anche altri profili di responsabilità

Gli sviluppi della vicenda dalla docente di Rovigo che nel 2022 era stata oggetto di…

16/07/2024

Specializzazione sostegno Indire, bastano 30 Cfu e 3 anni di supplenze o corso all’estero: Manzi (Pd): scorciatoia che crea disparità tra i precari

Sono diverse le novità contenute nel decreto 71, meglio conosciuto come ‘decreto Scuola', ormai ad…

16/07/2024

Prove Invalsi 2024, un estratto dell’ultimo rapporto evidenzia i miglioramenti emersi quest’anno

L'11 luglio scorso è stato presentato il Rapporto relativo alle prove Invalsi svolte nel 2024.…

16/07/2024