Categorie: Politica scolastica

La riforma? Una legge accentratrice che poggia su fondi fantasma

“Che vi siano dubbi sulla costituzionalità dell’impianto accentratore della Legge 107 è un fatto. E basta con la balla dei 4 miliardi che il Governo avrebbe assegnato alla scuola”.

Così replica Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, alla responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi, la quale ha attaccato il governatore del Veneto Luca Zaia, che ha presentato ricorso per incostituzionalità della Legge 107.

“Il Documento di Economia e Finanza (Def) 2015 dice che per l’istruzione non c’è un centesimo in più. Anzi, la previsione è di una riduzione di risorse nei prossimi anni”, ha replicato Pittoni.

E poi puntualizzato: “La Buona scuola, comporta un evidente passo indietro per quanto riguarda l’autonomia delle Regioni, pur in presenza in molti casi di importanti investimenti sull’istruzione in sostituzione dello Stato. Inoltre sui nuovi fondi per la scuola annunciati da Puglisi, a smentire la propaganda del Pd ci pensa il Def 2015, che a pagina 81 riporta testualmente: “La previsione della spesa per istruzione in rapporto al Pil presenta una sostanziale stabilità fino al 2016 poiché le misure di contenimento della spesa per il personale previste dalla normativa vigente trovano compensazione nelle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità per gli interventi di riforma del settore. Negli anni successivi, la spesa per istruzione in rapporto al Pil mostra un andamento gradualmente decrescente…”.

 

{loadposition eb-motivare}

 

Secondo il leghista, la riduzione, sempre stando al Def, solo dal 2020 sarà “essenzialmente trainata dal calo degli studenti indotto dalle dinamiche demografiche”.

Secondo Pittoni, in conclusione, “il trucco del Pd sta nell’aver parlato di stanziamenti miliardari ai commi 4 e 5 della Legge di Stabilità per un fondo denominato “La buona scuola”, “dimenticando” di accennare ai risparmi sulla scuola previsti ai commi dal 325 al 345, 350 e 351 (tagli di personale, fondi, ecc.). Non a caso la spesa per l’istruzione, che nel 2010 rappresentava il 3,9% del Pil e già calata al 3,7, nel 2020 è previsto scenda addirittura al 3,5”, conclude l’esponente del Carroccio.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Prove Invalsi 2025, iscrizioni delle scuole già aperte: tra le novità, la rilevazione delle competenze digitali. Lettera del Presidente Ricci

Dal 12 novembre scorso sono aperre le iscrizioni alle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti per l’anno…

19/12/2024

Fondi Mof 2024/2025, la Gilda non firma la preintesa: 13 milioni per lavoro aggiuntivo degli Ata, 300 euro pratica di pensione

La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…

19/12/2024

Studente modello non ammesso agli esami con la media del sei dopo la morte del papà: vince il ricorso, ma i prof lo bocciano

Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…

19/12/2024

Idonei 2020 e 2023 al palo e arriva il concorso: il parere della Gilda degli Insegnanti

Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…

19/12/2024

Scuola intitola biblioteca allo studente morto di cancro, il padre: “Ispirava chiunque lo incontrasse”

Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…

19/12/2024

Un prof 23enne: “I compiti si consegnano corretti il giorno dopo. Metto adesivi da grattare sopra i voti contro l’ansia”

Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…

19/12/2024