Didattica

La risoluzione dei conflitti in classe. Il Circle Time a scuola come strumento di Team building

Le pratiche didattiche di risoluzione dei conflitti in classe si avvantaggiano degli approcci aziendali e viceversa. Il team building, ad esempio, nasce negli Stati Uniti come pratica per gestire la conflittualità tra bambini, per creare coesione di gruppo, per le classi di scuola e le squadre sportive, insomma. Solo successivamente è diventato uno strumento in uso nelle aziende al fine di creare senso di appartenenza e dunque maggiore efficienza.

Il Team Building a scuola

Ma torniamo all’uso della pratica del team building a scuola. Uno specifico strumento del team building è il Circle Time, quell’approccio didattico che si basa sul principio di discutere in circolo i problemi e le criticità di una classe così da porre tutti sullo stesso livello, docente compreso, che diventa semplice facilitatore e mediatore dei conflitti, entro un confronto tra pari.

In altre parole, il Circle Time è uno strumento democratico e inclusivo che si pone l’obiettivo pedagogico di fare sentire gli alunni parimenti ascoltati e ugualmente importanti. A differenza del primo banco e dell’ultimo banco che, lo sappiamo bene, sono oggetti scolastici fortemente connotati che riportano alla mente il classico binomio bravo/scarso o buono/cattivo, il cerchio dà il senso dell’uguaglianza di opportunità, predisponendo i bambini, i ragazzi ma anche gli adulti a un confronto tendenzialmente senza pregiudizi.

Insomma, se gestito bene, il Circle Time è un ottimo strumento di risoluzione dei conflitti, ma come tutti gli strumenti va usato secondo precise regole. Quanto più si riesce a strutturarlo, tanto maggiori saranno i benefici che otterremo dal suo uso.

L’analisi dei bisogni

Una delle prime regole del Circle Time ma in generale del Team Building, consiste nell’adeguare il momento formativo a una precisa analisi dei bisogni. In pratica, dobbiamo avere chiaro a cosa ci serve questo approccio, cosa vogliamo ottenere e dove vogliamo condurre il confronto, in quanto lasciare che il dialogo perda di vista l’obiettivo del confronto, potrebbe essere controproducente e aprire le dinamiche del gruppo a nuove criticità. Per fare un esempio, un conto è l’uso del Circle Time a fini ludici, per impegnare il tempo in un’attività che possa costruire senso di gruppo e appartenenza; altro conto è l’uso del Circle Time per discutere di questioni critiche e superare una difficoltà relazionale dentro la classe.

Il Corso

Su questi argomenti il corso Il Circle time nella classe cooperativa anche in DaD, in programma il 7 e l’8 gennaio 2021.

Redazione

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