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Ecco la risoluzione per i docenti della scuola primaria e dell’infanzia

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Sappiamo tutti che il 15 novembre si terrà l’adunanza plenaria che deciderà in merito alla vicenda legale dei Diplomati magistrali inseriti in graduatoria ad esaurimento con provvedimenti cautelari. Ci si augura che, confermando quanto ha già espresso, il Consiglio di Stato confermi gli inserimenti e detti le linee necessarie ad uniformare i termini di una vicenda che ha assunto contorni regionalistici, quando non addirittura territoriali, determinando negli ultimi due anni disparità notevoli tra vari ricorrenti degli stessi ricorsi e  tra un ricorso e l’altro.

Tuttavia, per poter dare attuazione di quanto la Plenaria deciderà, sarà necessario un atto di indirizzo politico che detti le linee affinché si proceda, a livello amministrativo, nel definire la vicenda dei docenti interessati dai ricorsi. Quale sarà l’esito, pur mantenendo vivo l’ottimismo, non si potrà non assumersi la responsabilità di valutare come porsi di fronte al numero rilevante di docenti che, a seguito delle immissioni in ruolo, ormai costituiscono una presenza strutturale. Un’ampia percentuale di loro, inoltre, ha avuto la conferma in ruolo, superando l’anno di prova, ricevendo una conferma di professionalità che non potrà essere ignorata. Con quale pretesto si potrà, infatti, disconoscere da parte del MIUR gli strumenti di valutazione per la conferma in ruolo che esso stesso si è dato?

Quale sia l’esito della tanto attesa Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, quindi, la questione potrà essere tutt’altro che chiusa d’ufficio, ma necessiterà di una presa d’atto rispetto anche agli eventi storici che hanno caratterizzato il precariato, nello specifico quello in servizio presso la scuola primaria e dell’infanzia.

Le associazioni Adida e Mida, che da molto tempo collaborano per rafforzare reciprocamente la loro azione in difesa dei diritti dei precari storici, hanno spinto verso la risoluzione politica della vicenda, mai considerando il contenzioso come la carta vincente per fare chiarezza sui titoli e sulla necessità strutturale dei precari stessi nel sistema scolastico italiano. In questa fase, la loro richiesta è stata prontamente raccolta dal Senatore Aldo Di Biagio che sta lavorando alla definizione di una Risoluzione da depositare nei prossimi giorni al fine di porre tempestivamente le basi per una definitiva conclusione della vicenda. La peculiarità di tale Risoluzione sarà quella di guardare al segmento scolastico nel suo insieme e di indicare una linea adatta a rispondere a i diritti e i requisiti delle due categorie professionali le cui vicende si sono intrecciate, a volte scontrandosi, a causa di decisioni politiche che hanno rivelato tutta la loro inadeguatezza: i Diplomati magistrali e i Laureati in Scienze della formazione primaria. Se da un lato è innegabile un disconoscimento del titolo, dall’altra è stata operata un’illogica preclusione alla stabilizzazione in presenza di un titolo in tutto e per tutto identico a chi lo aveva conseguito precedentemente, per mera discrezione politica.

L’importanza di questa risoluzione è evidente, allora, necessaria assunzione di responsabilità politica nei riguardi di una vicenda controversa e annosa.

di Valeria Bruccola

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