Quasi in contemporanea alla comunicazione ufficiale dell’impennata di licenziamenti tra i giovani, si scopre anche che il numero di ragazzi assunti alla fine di uno stage o di un tirocinio in azienda è in lieve ma decisamente importante aumento: secondo Unioncamere l’anno scorso sono stati oltre 38.000 e si tratta di un risultato davvero ottimo, sia alla luce delle note difficoltà per chi cerca lavoro, sia perché nel 2009 gli stagisti poi integrati nelle imprese era risultati più di mille in meno.Il dato quindi è importante e va prso anche sul serio perchè fornito dal sistema informativo Excelsior, gestito con il ministero del Welfare.
Secondo la stessa Unioncamere siamo di fronte ad “un trend positivo, malgrado il numero delle aziende coinvolte e quello dei tirocinanti siano diminuiti rispetto al recente passato. Nel 2010, infatti, le imprese che hanno ospitato giovani in cerca di una esperienza di lavoro (il 32% dei quali laureato o vicino alla laurea) sono state il 13,3% del totale, contro il 14,8% del 2009”.
“’entità del fenomeno ed in particolare la disponibilità ad accogliere in stage giovani laureati o laureandi, in termini percentuali "aumenta – continua Unioncamere – in maniera esponenziale al crescere della dimensione dell’azienda, con comportamenti diversi rispetto al passato: se le imprese con meno di 9 dipendenti che hanno ospitato tirocini sono state il 9,9% del totale di questa ‘taglia’ d’azienda (in contrazione rispetto all’11,6% dell’anno prima), quelle con oltre 500 dipendenti sono state il 73,9%, in sensibile aumento rispetto al 65,8% del 2009".
In valore assoluto, invece, diminuisce il numero degli stage attivati l’anno scorso: nel complesso sono stati 310.820 contro i 321.850 del 2009, con una contrazione che ha interessato essenzialmente il settore dei servizi e, in particolare, il comparto che storicamente è più disponibile ad aprire le porte dell’impresa a chi è alla prima esperienza: i servizi di alloggio e ristorazione, dove nel 2010 i giovani stagisti sono stati quasi 44mila, 11mila in meno rispetto al 2009.
Si tratta in prevalenza di stage la cui durata permette "un’approfondita conoscenza – sottolinea Unioncamere – da parte sia del giovane sia dell’impresa, aprendo così la strada a un possibile successivo rapporto di lavoro: il 60% degli stage dura infatti almeno due mesi, e il 7,1% può anche superare i 6 mesi".
I giovani, soprattutto i neo-diplomati a caccia di lavoro, è bene che puntino però su alcuni determinati settori: sempre il sistema Excelsior mostra che l’anno scorso le quote maggiori di neo-assunti si sono avute nel settore manifatturiero, tra le imprese chimiche, farmaceutiche e petrolifere (nelle quali il numero di tirocinanti laureati o laureandi ha superato la metà del totale) e nelle aziende della meccanica. Nei servizi spiccano soprattutto le imprese del commercio al dettaglio, dei servizi di trasporto e logistica (quasi uno stagista assunto ogni 4), dei servizi informatici e telecomunicazioni (uno su 5).
L’ultima nota è relativa al territorio: “ai ragazzi del Centro – conclude Unioncamere – è andata relativamente meglio rispetto a quelli del Nord-ovest, del Mezzogiorno e soprattutto del Nord-est”.
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