La rivoluzione dell’apprendimento

Per comprendere appieno la rivoluzione dell’apprendimento scolastico che sta entrando inevitabilmente tra i banchi di scuola, è necessario porsi un quesito: qual è la situazione attuale nel nostro Paese?
Ecco un pò di numeri: secondo i dati
che l’Osservatorio tecnologico del Miurraccoglie dal 2000 sul processo di digitalizzazione delle scuole, è emerso che nell’anno scolastico 2014/2015, il 70% delle classi è connessa in Rete in modalità cablata o wireless; il 41,9% è dotata di Lim, mentre il 6,1% possiede un proiettore interattivo.
Spostando invece, lo sguardo sul panorama delle istituzioni scolastiche, il 99.3% possiede un proprio sito web, il 58.3% sfrutta la comunicazione online tra la scuola e la famiglia,
il 69.2% usa il registro elettronico di classe e infine il 73.6% quello elettronico del docente.
Questo scenario tecnologico, digitale e multimediale, ha aperto il fronte una grande diffusione del numero di device tecnologici (tablet, netbook ed ebook) nelle scuole e di conseguenza a una didattica orientata sempre di più verso la collaborazione tra gli studenti.
Questo è la rivoluzione dell’apprendimento con la Scuola Digitale!
Ma cos’è precisamente?
Significa:
multimedialità, multidisciplinarietà, interculturalità, condivisione, partecipazione, socializzazione e personalizzazione dell’apprendimento.
La Scuola Digitale della casa editrice Armando Curcio Editore (http://www.scuoladigitalecurcio.it/) in concomitanza con il sistema scolastico italiano, segue un
quadro delle competenzechiave per l’apprendimento permanente (lifelong learning) definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea:

 

1. comunicazione nella madrelingua

2. comunicazione nelle lingue straniere

3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. competenza digitale

5. imparare a imparare

6. competenze sociali e civiche

7. spirito d’iniziativa e imprenditorialità

8. consapevolezza ed espressione culturale.

 

Questi modelli pedagogici dell’Armando Curcio Editore, sono strumenti che potenziano la didattica tradizionale: essi mettono in rilievo lo studente, sviluppano il suo pensiero critico e mirano alla personalizzazione degli aspetti cognitivi sull’apprendimento.
Stiamo parlando di conoscenze (il risultato dell’assimilazione di informazioni relative ad un ambito disciplinare attraverso l’apprendimento), abilità (le capacità di applicare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi) e competenze (la capacità di usare in un determinato contesto conoscenze, abilità e talenti individuali in situazioni di lavoro o di studio).
L’insieme di queste facoltà, oltre ad essere le fondamenta per un apprendimento a tutto tondo, è funzionale anche alla realizzazione e alla crescita del bambino, alla sua cittadinanza attiva, alla sua inclusione sociale e infine alla sua futura occupazione.

In questo panorama, la Scuola Digitale dell’Armando Curcio Editore, propone quindi la rivoluzione dell’apprendimento attraverso l’utilizzo costante del digitale nella didattica di tutti i giorni, potenziando così le menti tra i banchi di scuola.

 

Pubbliredazionale

Redazione

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