Sei precario e lavori in Sicilia da quindici anni su cattedre al 30 Giugno? Sei un insegnante siciliano di sostegno e da quindici anni garantisci ai ragazzi disabili la tua professionalità e la tua competenza?
Lo Stato ti ha usato per quindici anni permettendo alla scuola di funzionare? Sei il dirigente scolastico di una scuola siciliana che da quindici anni funziona grazie al personale precario che lo Stato assume fino al 30 giugno e poi licenzia? Sei un precario del sud sopravvissuto alla devastante riforma Gelmini? Il governo Renzi con la sua “cattiva scuola” offre:
1) un immissione in ruolo a centinaia di chilometri di distanza, lontano dalla propria famiglia e dai propri affetti, pur essendoci i posti disponibili nella propria provincia;
2) lo svuotamento delle graduatorie del Nord con la mobilità coatta dei precari del sud, privando le scuole siciliane di migliaia di precari che lavoravano con supplenze al 30 Giugno e lasciando le scuole del Sud nel caos;
3) l’impoverimento dell’offerta formativa delle scuole del Sud con l’utilizzo di persona non abilitato e non specializzato sulle supplenze(che non scompariranno) perché intanto migliaia di precari delle Gae avranno abbandonato la propria terra per ottenere l’agognato ruolo a Verbania, Udine, Trieste, Monza ecc. ecc.;
4) l’umiliazione dei precari delle Gae, che dopo quindici anni di supplenze, vengono considerati meno dell’ultimo idoneo del concorso che mai ha messo piede in una scuola pubblica statale;
Il Governo Renzi con una manovra degna dei migliori regimi autoritari mette al Senato la fiducia su un maxiemendamento che contiene aspetti totalmente nuovi relazione al DDL approvato alla Camera alcuni giorni prima, inserendo una graduatoria nazionale per l’immissione in ruolo nella fase b) e c) che non era prevista nel DDL approvato alla Camera, costringendo i precari del sud ad una roulette russa su tutte le province italiane con conseguenze devastanti per i nuclei familiari.
Ancora più assurda risulta questa scelta se si guarda l’organico di fatto appena autorizzato dal Miur che determinerà la costituzione di migliaia di supplenze al 30 Giugno per i precari inseriti nelle Gae, precari che intanto però non esisteranno più perché emigrati al Nord.
Finalmente la “buona scuola” renziana mostra il proprio volto: norme confusionarie, deportazione di massa, impoverimento dell’offerta formativa delle scuole del sud, autoritarismo e vendetta verso i precari delle Gae.
La nostra mobilitazione continuerà nelle scuole ma anche nei provveditorati durante le convocazioni, bisogna fermare questa demagogico piano assunzionale che umilia i precari del sud!
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