Il presidente del senato, Ignazio La Russa, e la sorella della premier, Arianna Meloni, presentando il libro di Italo Bocchino, giornalista, già deputato alla Camera e legato da sempre alla destra, “Perché l’Italia è di destra”, alla Galleria nazionale di Arte moderna di Roma, hanno auspicato che questo lavoro venga adottato dalle scuole, come libro di testo.
Per entrambi, infatti, il libro di Bocchino dimostra l’assunto che l’Italia è fondamentalmente di destra, comprovandolo secondo alcuni contenuti cari all’autore che tuttavia, da altri punti di vista, sembrano abbastanza discutibili.
In ogni caso Bocchino ha affermato che “Il libro mette insieme i numeri, i documenti, che dimostrano che la sinistra giornalistica e quella giudiziaria, vogliono raccontare una Italia diversa”.
E dunque sostiene che sia arrivato il momento di rivedere il concetto di destra, allargandone i confini, visto che ora la destra è al potere. Stessi concetti sono stati sostenuti sia dal presidente del Senato sia dalla sorella della premier, Arianna Meloni.
E infatti ha dichiarato La Russa, rivolgendosi al titolare dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, presente in sala: “Il libro di Italo Bocchino dovrebbe essere adottato nelle scuole, perché l’Italia è di destra; è un libro di verità contro le bugie della sinistra. Una tua moral suasion ci starebbe visto che la sinistra racconta le bugie nelle scuole”
Subito dopo il presidente del senato, anche la responsabile segreteria di Fratelli d’Italia, Anna Meloni non ha avuto dubbi nel sostenere una simile proposta: “Il libro di Bocchino ‘Perché l’Italia è di destra’, se lo distribuiamo nelle scuole facciamo una cosa sana, è una raccolta di dati, una storia vera, non è un libro né fazioso, né di parte, una storia reale, va letto con attenzione”.
A parte qualche momento di tensione alla presentazione, immediata la protesta del Pd: “Fortunatamente nessun ministro in Italia può intervenire sull’adozione dei libri di testo e la nostra Costituzione antifascista è molto chiara, essendo nata da chi si era opposto al Minculpop e al pensiero unico. Di cui noi non abbiamo nostalgia”.
“La seconda carica dello Stato pronuncia parole deliranti sulla necessità di distribuire nelle scuole il libro di Bocchino ‘perché è contro le bugie delle sinistra e l’Italia è un Paese di destra’. Mi auguro che il presidente del senato sia stato frainteso, se così non fosse le sue parole sono gravi, inquietanti e incompatibili con la carica che riveste. La destra al governo adesso vuole imporre i libri nelle nostre scuole?”
Intanto della Galleria di arte moderna di Roma avrebbero dato le dimessi alcuni del Comitato scientifico, così motivandola : “Alla luce della politica culturale recentemente adottata dalla Gnam, le cui linee non sono state definite attraverso un sereno confronto con il comitato scientifico, che, come previsto all’articolo 6 dello statuto, è chiamato a svolgere “funzione consultiva sulle questioni di carattere tecnico-scientifico nelle materie di competenza della Galleria”, diamo le dimissioni dal Comitato scientifico del museo”.
“La decisione è maturata anche in considerazione delle ultime vicende conseguenti alla presentazione del libro del direttore editoriale del “Secolo d’Italia” Italo Bocchino alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa. Una sede istituzionale, e quindi di tutti, è stata usata per una manifestazione di carattere eminentemente partitico senza un adeguato confronto preliminare. Chi ha sempre lavorato per le istituzioni trova difficoltà ad inserirsi in questo nuovo contesto, preferendo fare un passo indietro rispetto all’attuale uso di una delle più prestigiose istituzioni museali italiane, a cui continueremo a guardare con rispetto ed attenzione come studiosi e come cittadini”.
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