In Russia, proprio a causa di questo calo di prestazione da parte degli studenti, si starebbe diffondendo l’opinione secondo cui ai tempi dell’Unione Sovietica il livello dell’istruzione media fosse molto più elevato, anche se mancavano dei misuratori come gli attuali Pisa.
In Unione Sovietica, ai tempi dunque del comunismo, il sistema educativo operante era ispirato ai principi degli illuministi francesi del XVIII secolo e cercava di fornire un’istruzione scolastica il più possibile completa. La radio trasmetteva musica classica, la televisione mandava in onda opere e balletti, i classici della letteratura venivano pubblicati in milioni di copie.
Sembra dunque cha a partire dagli anni “90 gli standard della scuola secondaria, adeguandosi alla nuova era e ai nuovi modelli occidentali, si siano abbassati a causa anche della comparsa di una miriade di programmi e manuali diversi.
Molti insegnanti sarebbero inclini ad attribuire la caduta del livello del sistema educativo proprio a questi fattori e anche all’introduzione nel 2009 dell’Esame di Stato unificato, mentre altri rilevano che se un tempo gli studenti studiavano l’intero programma di storia, oggi si concentrano solo su quelle parti che servono per rispondere alle domande dell’Esame di Stato unificato.
Altri esperti sostengono ancora: “Gli studenti di oggi hanno gravi deficit di memoria, spesso non sanno neppure in quale secolo sono vissuti scrittori sommi come Pushkin e Lermontov, non sono stimolati all’apprendimento metodico e l’unica cosa che sembra interessarli è la preparazione finalizzata all’Esame di Stato unificato”.
Ma c’i sarebbe anche l’ipotesi che la caduta del livello del sistema educativo russo sia dovuto “al basso livello delle facoltà cognitive, ossia della capacità di cogliere segni distintivi, stabilire legami di causa-effetto e organizzare il materiale per categorie. Un tempo queste facoltà si esercitavano nello studio della tecnica e delle scienze naturali. La botanica e la storia si cominciavano a studiare dalla quinta. Ora invece si studiano le scienze della natura e dell’ambiente attraverso racconti sulla natura che non hanno la minima logica, e anziché studiare la storia della civiltà, si impara la “Storia illustrata”, un altro guazzabuglio senza senso”.
Del resto, se si esaminano i risultati del test di valutazione internazionale Pisa, ci si accorge che il livello dell’istruzione scolastica russa non è diverso da quello del resto del mondo nel suo complesso. Tuttavia, per un Paese che è sempre andato fiero delle vittorie conseguite alle Olimpiadi scolastiche mondiali, attestarsi solo in una zona mediana della classifica internazionale non è di grande conforto.
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