Gli adolescenti italiani hanno una percezione discreta della propria qualità di vita e del loro benessere psicologico, anche se questa sensazione ha subito un decremento negli anni ed è maggiore nei ragazzi rispetto alle ragazze. È una delle conclusioni a cui è giunto il rapporto di Health Behaviour in School aged children”, che riguarda gli stili di vita dei ragazzi e le ragazze 11, 13 e 15 anni e che ha previsto, per la prima volta, l’inclusione anche della fascia d’età dei 17enni. L’indagine ha coinvolto un campione rappresentativo in tutte le Regioni per un totale di oltre 89.000 ragazzi e ragazze e più di 1800 istituti scolastici. Nelle scuole secondarie di I e II grado le classi campionate sono state 6388 distribuite in tutte le Regioni italiane.
La raccolta dati è avvenuta nelle scuole a partire dal mese di febbraio 2022 e si è conclusa nel mese di giugno. Tutte le informazioni sono state rilevate mediante questionari online auto compilati dai ragazzi e dai Dirigenti Scolastici.
Il rapporto è stato presentato in questi giorni all’Istituto Superiore di Sanità al convegno nazionale “La salute degli adolescenti: i dati della sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children – HBSC Italia 2022”.
I dati raccolti consentono all’Italia di essere rappresentata nel network internazionale HBSC, patrocinato dall’OMS, che conta più di 50 Paesi tra l’Europa e il Nord America.
I temi trattati nel sondaggio sono stati: Salute e benessere, Alimentazione e stato ponderale, Attività fisica e sedentarietà, Fumo, alcol, cannabis e gioco d’azzardo, Il contesto familiare, Il rapporto tra pari, il contesto scolastico, il bullismo e il cyberbullismo.
Emerge che dal 21% al 29,6% degli studenti tra 11 e 15 anni non consuma la prima colazione nei giorni di scuola e meno del 10% svolge almeno un’ora quotidiana di attività motoria. Quasi tutti i giovani si relazionano attraverso i social network e permangono i comportamenti a rischio: assunzione di alcol, abitudine al fumo, propensione al gioco d’azzardo, per esempio il 47,2% dei ragazzi e il 21,5% delle ragazze 15enni hanno scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita. Per quanto riguarda il fenomeno di abuso di sostanze alcoliche, si evidenzia un aumento rispetto al passato tra le ragazze di 15 anni che dichiarano di essersi ubriacate almeno due volte nella vita: nel 2022 la quota raggiunge il 21% fra le femmine e scende al 16% fra i maschi. Circa un ragazzo su tre e due ragazze su cinque hanno dichiarato di aver fumato almeno un giorno negli ultimi 30 giorni. L’83% delle ragazze e il 78% dei ragazzi dichiara di non aver mai fumato cannabis negli ultimi 30 giorni.
Il gioco d’azzardo si conferma un fenomeno prevalentemente maschile: la quota di quindicenni che ha dichiarato di aver scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita è pari al 47,2% dei ragazzi rispetto al 21,5% delle ragazze.
L’uso dei social media rappresenta un problema rilevante, soprattutto per le ragazze: il 10% dei ragazzi ne fanno un uso problematico con conseguenze negative sul loro benessere fisico e psicologico.
Nell’indagine 2022 è stata inclusa nel questionario una sezione di domande riguardante l’impatto che la pandemia di COVID-19 ha avuto su vari aspetti della vita dei ragazzi e delle ragazze, quali sono state le loro principali fonti di informazione relative al COVID-19 e le misure di protezione adottate dai giovani.
Un adolescente su due ha dichiarato un impatto positivo della pandemia sui propri rapporti familiari e due su cinque sul rendimento scolastico. Pur dichiarando, sempre due adolescenti su cinque, che la propria salute mentale e la propria vita in generale ne abbiano risentito negativamente.
La maggioranza degli adolescenti non ama la scuola. Solo il 13% dei ragazzi, con proporzioni leggermente maggiori per le ragazze e per i più piccoli, dichiara di apprezzare la scuola. Percentuale che scende drammaticamente al 6% tra i 15enni. All’incirca il 75% dei ragazzi si sente accettato dai propri insegnanti ma solo la metà si fida molto di loro (55%) e percepisce da parte dei professori un vero interessenei propri confronti (49%), con un trend in riduzione al crescere delle età.
Nei comportamenti relazionali più critici il bullismo sembra mantenere le sue peculiarità: si colloca intorno al 15% complessivamente e decresce con l’aumentare dell’età, con proporzioni del 19% tra gli undicenni, il 16% nei tredicenni e poco più del 9% tra i 15enni.
Per quanto riguarda il contesto familiare, i dati evidenziano che i nuclei familiari maggiormente presenti sono le famiglie di tipo tradizionale, che rappresentano l’82% e l’81% delle famiglie rispettivamente nelle regioni del Nord e del Sud, mentre sono leggermente inferiori nelle regioni del Centro (79%).
La percezione del proprio stato di salute come “eccellente/buono” è maggiore tra i maschi (86,7%) rispetto alle ragazze 72,6%. Il 18,2% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni è in sovrappeso e il 4,4% obeso; l’eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età, è maggiore nei maschi e nelle Regioni del Sud.
Rispetto ai comportamenti sessuali, il 43% ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali completi (42,5% maschi e 43,6% femmine).
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