Una rivoluzione culturale a costo zero che permetterebbe all’Italia di essere la prima nazione europea ad insegnare a scuola “prevenzione ed educazione sanitaria”
Progetto già avviato da diversi anni dal prof. Salvatore Scebba presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania con specifici interventi didattici e lodevoli risultati. La proposta si allarga a livello nazionale.
“L’insegnamento dell’Educazione Fisica nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado concorre alla formazione degli alunni allo scopo di favorirne l’inserimento nella società civile, in modo consapevole e nella pienezza dei propri mezzi…”.
Così esordiscono le indicazioni nazionali dell’Educazione Fisica negli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado…cioè in quegli Enti educativi che rivolgono le proprie cure alla fascia di età che, partendo dalla pre-adolescenza, avvia gli studenti alla maturità, completamento del percorso formativo, e inserimento nel tessuto sociale e lavorativo.
La scuola che ha il compito istituzionale della “formazione integrale del cittadino” non può “licenziare” lo studente senza avergli fornito le informazioni/conoscenze e le competenze riguardanti l’Educazione alimentare, l’igiene, la traumatologia, il primo soccorso, l‘educazione sessuale, l’educazione stradale, le problematiche legate al tabagismo/alcolismo/droghe, la prevenzione e in senso generale l’educazione sanitaria!
Come si può affidare alla società un giovane che andrà a gestire la propria vita, quella dei propri figli e dell’ambiente sociale in cui opererà, con lacune così gravi?
Come si comporterà chi è costretto ad affrontare la vita, sconoscendo del tutto o, peggio, avendo informazioni errate su ipertensione, obesità, diabete, cancro, doping e tecniche di primo soccorso?
In termini di beneficio sociale, compito e funzione primaria di tutti gli educatori e istruttori, significa tentare di mettere in pratica l’utopia del conoscere per prevenire e prevenire per curare meno…
Oggi la scuola fa qualcosa, spende molto, diffonde conoscenze, ma forse poche competenze emergono realmente: non è infatti con eventi occasionali, con sporadiche conferenze, che si riesce a sensibilizzare gli studenti!
Ed ecco il progetto del Prof. Salvatore Scebba, da tempo impegnato come educatore e formatore dei docenti di Educazione Fisica, il quale, avendolo già attuato presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania, con lodevoli risultati , ora intende diffonderlo a livello nazionale presentando al Ministero la proposta che si possa attuare nelle scuole “un intervento tonico, continuo, curriculare: un’ora ogni due settimane, dedicando il 25% del monte ore! e pianificare gli interventi in 8/10 lezioni l’anno sui temi relativi alla salute e alla prevenzione, effettuando anche le opportune verifiche. La valutazione del percorso formativo confluirà nel voto di Educazione Civica.
Il progetto, valorizzando la professionalità dei docenti di Educazione Fisica e di Scienze, prevede di affrontare in maniera sistematica ed organica i temi della Educazione Sanitaria e della Prevenzione, facendola diventare una vera e propria disciplina di studio, così da raggiungere tutti gli studenti e far lor prendere coscienza in un processo di autovalutazione di aver imparato cose nuove e utili per il benessere personale e sociale e modificare anche alcuni comportamenti scorretti e impropri-
Gli insegnanti di EF/SM, per il fatto di essere in possesso di un diploma di laurea rilasciato dagli I.S.E.F. nazionali e dai Corsi di Laurea di Scienze Motorie, possiedono conoscenze di Anatomia, Biologia, Igiene, Cinesiologia, Fisiologia, Traumatologia e Scienza dell’ Alimentazione e ‘casualmente’ è anche contemplato dalle indicazioni nazionali della disciplina, nella parte riguardante gli obiettivi e le indicazioni orientative: fornire le informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni.
Si apre per la categoria dei docenti una nuova prospettiva di didattica che va altresì potenziata da una qualificata formazione e costante aggiornamento sulle sempre mutevoli innovazioni, anche in ambito sanitario.
Come già molti docenti fanno, l’azione didattica è orientata oltre che all’avviamento all’attività motoria e sportiva, a conservare e migliorare lo stato di salute dell’alunno ed a diffondere conoscenze sulle sane abitudini di vita.
Nel campo dell’Educazione Sanitaria e della Prevenzione e della diffusione delle sane abitudini di vita esisterebbe già l’insegnante che potrebbe e dovrebbe prenderla in carico. Perché non investire finalmente in maniera ufficiale, forte e chiara sul docente di EF/SM, assegnando magari con un’ora in più in organico?
Il prof. Scebba ha inoltre predisposto uno schema operativo di tematiche e contenuti di Educazione Sanitaria che può svolgere il docente di EF/SM nel corso di un’ora di lezione ben sistematica e organizzata.
Preceduta da un brainstorming iniziale potranno emergere domande e quesiti che stimolano la motivazione ad avere le risposte corrette per un comportamento salutare e benefico
Classi | Tema | Contenuti |
Prime | POSTURA | dall’anatomia del sistema muscolo-scheletrico alla ginnastica posturale consapevole |
Seconde | CRISI ADOLESCENZIALE e DEVIANZE | tabagismo, alcolismo, uso di droghe, ludopatia, anoressia e bulimia |
Terze | ALIMENTAZIONE | fisiologia, gli alimenti, tipi di diete, errori alimentari cause di sovrappeso, obesità, diabete di tipo II, colesterolemia, cancro |
Quarte | TRAUMATOLOGIA e PRIMO SOCCORSO | frattura, distorsione, crampo, contrattura, stiramento, strappo; arresto cardiaco e primo BLS. |
Quinte | PREVENZIONE | Sindrome ipocinetica e indicazioni internazionali sul movimento e sull’importanza delle sane abitudini di vita |
In collaborazione con gli Operatori delle Aziende Sanitarie e con i Volontari della Rete Civica della Salute, secondo gli accordi e i Piani operativi di programmazione si potrà costruire una piramide di conoscenze che potrà essere diffusa in tutte le scuole, raggiungendo in maniera sistematica i circa 200 studenti che ogni docente di Educazione Fisica incontra annualmente e, ancor di più si amplifica il beneficio sociale che, tramite le mutate prassi di comportamento e le nozioni acquisite a scuole vengono coinvolti nel processo di un produttivo “stare bene” con se stessi e con gli altri, anche i genitori e le famiglie.
Tutto questo nel corso delle ore curriculari di lezione, segno di un vero ed efficace “servizio pubblico” che l’istituzione scolastica ha il compito di svolgere.
“Il prossimo anno contiamo di estendere il docente tutor anche alle scuole medie o almeno…
“Quello che accade nelle classi sull’uso del digitale dipende dalla volontà del singolo docente che…
D) Quando si può presentare la domanda per partecipare al concorso ?R) La domanda per…
Dall'anno scolastico in corso, le tradizionali Domande di Messa a Disposizione (MAD) sono state sostituite…
Un altro caso di tentativo di suicidio da parte di un adolescente: stavolta si tratta…
Una questione che sta facendo molto discutere. Una insegnante di un liceo di Venezia ha…