Categorie: Attualità

La scuola a prova di privacy. Le regole del Garante per studenti e docenti

Il tema della privacy è uno dei temi più in voga negli ultimi tempi, soprattutto se riguarda bambini e adolescenti.

Le piattaforme social sono diventate il punto di riferimento per milioni di ragazzi, che condividono ogni momento della loro giornata su Facebook, Instagram o Twitter, senza pensare troppo alla privacy.

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha pubblicato un vademecum con delle regole che genitori, bambini e dirigenti scolastici dovrebbero seguire.

Nelle linee generali del vademecum, il Garante espone tutte le regole che gli istituti scolastici devono seguire affinché la privacy dei propri studenti venga messa al sicuro.

 

Gli obblighi delle scuole verso gli alunni

 

I dati personali degli alunni non devono essere pubblicati e soprattutto è necessario informare i ragazzi quando vengono raccolti informazioni su di loro, per quale scopo e come vengono catalogate. Essendo un’istituzione pubblica, la scuola deve seguire per il trattamento dei dati le stesse regole degli altri enti pubblici.

I ragazzi e i loro genitori hanno il diritto di sapere in che modo vengono conservati i loro dati e di controllare se è presente qualche errore. Nel caso in cui vengano evidenziati degli errori è possibile richiedere al Garante una correzione. Se non si ottiene una risposta si potrà effettuare un esposto alla magistratura ordinaria e nel caso richiedere anche un risarcimento danni.

 

Gli obblighi delle scuole verso i professori

Gli istituti scolastici non devono solamente controllare i dati degli studenti, ma anche quelli dei professori. E anche in questo caso devono rispettare alcune norme. In primis le scuole hanno il dovere di rendere pubblici e trasparenti i dati in proprio possesso, ma senza condividere informazioni personali. Ad esempio, gli istituti scolastici sono obbligati a rendere pubblici il punteggio dei propri docenti e del personale amministrativo, in modo che altre persone interessate a quella scuola possano far domanda. Ma la lista dei docenti e del personale amministrativo non deve riportare i nomi delle persone e non deve dare la possibilità di capire di chi si sta parlando.

 

IL VADEMECUM

(clicca qui)

 

Andrea Carlino

Articoli recenti

Prof colpita dai pallini: il giudice dice che non c’è reato ma ci possono essere anche altri profili di responsabilità

Gli sviluppi della vicenda dalla docente di Rovigo che nel 2022 era stata oggetto di…

16/07/2024

Specializzazione sostegno Indire, bastano 30 Cfu e 3 anni di supplenze o corso all’estero: Manzi (Pd): scorciatoia che crea disparità tra i precari

Sono diverse le novità contenute nel decreto 71, meglio conosciuto come ‘decreto Scuola', ormai ad…

16/07/2024

Prove Invalsi 2024, un estratto dell’ultimo rapporto evidenzia i miglioramenti emersi quest’anno

L'11 luglio scorso è stato presentato il Rapporto relativo alle prove Invalsi svolte nel 2024.…

16/07/2024

La call veloce sarà cancellata per posto comune? Risponde l’esperto

In una delle tante dirette della Tecnica della Scuola, con il consueto appuntamento della rubrica…

16/07/2024

DL scuola approvato alla Camera: Tfa Indire e conferma docenti di sostegno da parte delle famiglie, tutte le novità

Il DL 71/2024, decreto recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni…

16/07/2024

Ferie non fruite dai precari, quando si ha diritto all’indennità sostitutiva: ordinanza della Cassazione

Un docente a tempo determinato non può perdere il diritto all'indennità sostitutiva delle ferie solo…

16/07/2024