Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini,
scrivo ad entrambi per manifestare il mio sconcerto nel vedere che quest’anno le cattedre e gli spezzoni della classe di concorso A019 Discipline Giuridiche ed Economiche assegnate dagli uffici scolastici provinciali si sono ulteriormente ridotti a causa della messa a pieno regime della “anti-riforma” Gelmini.
A Bari, per esempio, la situazione è stata davvero catastrofica, come mai in precedenza, le disponibilità hanno visto assegnare soltanto 4 spezzoni (ai primi 2 docenti in GaE) e nessuna cattedra!
Eppure qualche cattedra in realtà era presente ma per una manovra anti-meritocratica, che vede la sistemazione del personale di ruolo soprannumerario, queste sono state assegnate a personale non abilitato nella materia ma con unico requisito d’accesso il titolo di laurea: faccio riferimento al personale tecnico che in esubero nella propria classe di concorso si è visto “sistemare” in materie come Diritto, Economia Politica e Scienza delle Finanze negli Istituti tecnici e professionali.
Tale sciagurata manovra, a dire il vero, è stata applicata anche nei confronti di altre classi di concorso anch’esse penalizzate come la A017 Discipline Aziendali ed Economiche.
La mia domanda ai politici è questa: qual è la “Buona Scuola” tanto richiamata che affida incarichi di docenza di discipline fondamentali per la crescita degli studenti a “personale tecnico” non abilitato che non mastica le discipline da almeno 20 anni se non di più, cioè dagli anni dell’università… materie che nel frattempo si sono evolute a loro volta!
Restituiamo dignità ai docenti qualificati e soprattutto agli studenti e alle famiglie affinché possano usufruire del miglior servizio pubblico possibile, quello di una scuola statale meritocratica!