È sempre la Cina che stupisce di questi tempi, costringendoci a rivedere certi luoghi comuni che regolarmente vengono smentiti dai fatti come quello che ha realizzato l’architetto Keiichiro Sako, sempre in Cina e con una scuola materna che sembra, scrivono le agenzie, un caleidoscopio di colori all’interno del quale è favorito il distanziamento personale, l’igiene e l’apprendimento attraverso i colori.
E non sembra poco, quando da noi ancora molta parte delle scuole materne sono gestite dai privati.
Kaleidoscoi
Questa particolare scuola si chiama “Kaleidoscoi” e sorge a Tianshui, una città di 3,5 milioni nella provincia cinese del Gansu, famosa per la sua posizione sull’altopiano di Loess, che era una culla della antica civiltà cinese.
L’architetto in questione per progettarla si è ispirato alla forma dell’altopiano, caratterizzandolo con una serie di aperture dalla forma curva e coloratissime. I vari colori all’interno dell’edificio spiccano su una struttura minimale e spaziosa, dove i bambini possono apprendere in totale sicurezza e divertendosi. I vari elementi e colori delle aperture si ripetono anche sulle porte e i corrimani della scuola e quando la luce filtra all’interno si sovrappongono, verticalmente e orizzontalmente, creando nuovi colori e uno spettacolare caleidoscopio a grandezza reale.
Il colore che insegna
Dunque è il colore a diventare l’elemento di apprendimento, la caratteristica particolare dell’intro edificio; colore che caratterizza sia gli spazi interni della scuola materna ma anche l’esterno dove Keiichiro Sako ha progettato un’area giochi erbosa che si affaccia sulla città attraverso una serie di fessure colorate da cui i bambini possono ammirare la città in una varietà di colori diversi.