Successivamente a due duri mesi di lavoro, dove le istituzioni europee si sono confrontate su come inserire i temi “caldi” all’interno delle iniziative che vertono sulla scuola, il progetto Pulser sarà messo sul tavolo dei maggiori soggetti europei al fine di disquisire sul futuro della formazione per tutti.
Nel contesto nazionale, l’iniziativa è stata promossa dai sindacati Anief e Cesi: il materiale prodotto, corrispondente ad un videodossier, sarà messo a disposizione dei dipartimenti dell’istruzione del Vecchio Continente nonché all’Accademia Cesi a livello europeo, concentratasi negli ultimi anni sui temi relativi ai diritti civili e sociali di giovani e studenti.
Ogni ripartenza, che sia di natura economica e sociale, deve ripartire attraverso quella macchina che – attraverso cultura e formazione emotiva – plasma i cittadini del futuro, ognuno con le sue particolarità e distinzioni: la scuola pubblica. Gli ingenti finanziamenti europei, l’allestimento di specifici talks e di laboratori (virtuali e non) dedicati a molteplici aspetti del tema scolastico fanno ben sperare nella riuscita dell’ambiziosa iniziativa.
Marcello Pacifico (Anief): “Europa più equa e sostenibile”. Si riparte dalla scuola pubblica, di tutti e per tutti.
L’iniziativa in oggetto, oltre al complesso obiettivo di porre le basi per un nuovo corso ed una positiva ristrutturazione del sistema scolastico dalla radice, si propone anche di verificare la stabilità e fornire nuove soluzioni normative e in campo legislativo: il tentativo, come sempre, è quello di lavorare in ottica comune con le altre realtà locali secondo un favorevole e produttivo clima di convergenza tra Stati membri sui temi di accesso al mercato del lavoro e formazione professionale dei futuri cittadini.
L’allestimento di portali dedicati al mondo del lavoro, attraverso notevoli piani di ingegnerizzazione e digitalizzazione, deve passare per un graduale e sempre più fattivo incontro tra domanda e offerta di lavoro, valori nei quali i giovani possono inserirsi se ben parametrati. In merito agli incoraggianti dati sull’economia del Belpaese, Pacifico afferma che “non è possibile immaginare una ripartenza del paese che non passi obbligatoriamente da rilancio della scuola”.
Spazio a studenti, insegnanti, progetti specifici e talks.
L’iniziativa, cofinanziata con fondi della Commissione Europea, si è concentrata sulla scuola italiana e sulle problematiche di personale, strutture e qualità che la interessano oramai da decenni. Anief ha provveduto a organizzare una piattaforma composta da 1,3 milioni di studenti, insegnanti e personale scolastico che si sono incontrati tra i mesi di ottobre e novembre 2021 con il sostegno intellettuale di una seri di autorevoli giuristi e membri attivi dell’Europarlamento.
Sono stati proposti, alla fine, sette specifici spazi di dialogo, o talks, dove ci si è concentrati sulle questioni che riguardano il sistema scolastico italiano: aumenti stipendiali, indennità, welfare per i lavoratori, programmi, strutture e qualità del servizio. Il dialogo ha visto come massimo riferimento i pilastri del diritto europeo sui temi del sociale ed ha promosso utili incontri come quelli tenutisi il 17 dicembre e il 20 dicembre scorso, aperti al mondo della politica con inchieste sulla scuola, sul precariato, sul reclutamento dei docenti e sulla formazione iniziale e continua di questi ultimi.
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