Categorie: Politica scolastica

La scuola del futuro? Quella con docenti in grado di creare modelli didattici interattivi

Per il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, la scuola del futuro dovrà “coniugare la difesa della storia culturale italiana con la digitalizzazione”.

È un “termine che non vuol dire solo dotare le scuole di nuove tecnologie ma anche formare gli insegnanti e creare un nuovo modello didattico, un modello interattivo”.

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, il 10 settembre Camogli per partecipare a un incontro del Festival della Comunicazione, ha tratteggiato, a margine del suo intervento, un aspetto che la sua riforma sulla “Buona Scuola” vuole raggiungere: “Abbiamo lanciato un piano nazionale per la scuola digitale che stanzia un miliardo di risorse per cinque anni”.

“Con questo provvedimento si daranno gli strumenti infrastrutturali e la connettività a tutte le scuole ma soprattutto formazione agli insegnanti perché senza insegnanti ben preparati non c’è una scuola che va avanti. Occorre anche un nuovo modello didattico perché il digitale a scuola non significa solo avere gli strumenti e la familiarità con gli strumenti, che i ragazzi peraltro hanno per dato genetico, ma significa soprattutto un modello di istruzione interattivo”, ha detto il ministro.

“Però il nostro – ha aggiunto – è un paese che ha anche una fortissima storia culturale, non dobbiamo dimenticarcelo, e allora è l’integrazione di questi due elementi che sarà il pilastro della scuola del domani. Per quanto riguarda la banda larga ci sono già due miliardi stanziati e l’obiettivo del potenziamento infrastrutturale corre parallelo”.

 

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Alessandro Giuliani

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