Didattica

La scuola del futuro: robot in classe per insegnare STEM

I robot salgono in cattedra per insegnare ai ragazzi le materie scientifiche e tecnologiche così da rendere le lezioni più interessanti e coinvolgenti.

Succede alla Wins, la “World International School” di Torino che ha avviato questo progetto sperimentale della Comau chiamato “E.Do. Learning Lab” destinato alle classi della “primary” che si pone l’obiettivo di favorire la diffusione delle materie STEM, del coding e dei soft skills all’interno dei programmi didattici tradizionali.

Il progetto prevede l’utilizzo di una piattaforma messa a disposizione di studenti ed insegnanti con lezioni, esercizi, di matematica e robotica, in grado di fornire oltre alle lezioni sulle materie specifiche anche la possibilità di avere esperienze su competenze trasversali come il problem solving e la possibilità di lavorare in team. Uno strumento molto utile per gli insegnanti che possono usare la robotica per tenere attività didattiche pratiche e per gli studenti per guardare da vicino il mondo della scienza e della tecnologia ed avere delle basi più solide per il loro futuro professionale.

Quello “E.Do Learning Lab” è un progetto innovativo come spiega in una nota Lara Pazzi il coordinator di Wins “che si integra in quella idea di scuola proiettata al futuro”.

Attraverso l’integrazione della tecnologia con l’apprendimento, secondo la responsabile del progetto, si educano i bambini e i ragazzi all’uso intelligente degli strumenti tecnologici e a loro sviluppo del pensiero critico e logico.

Il progetto è costruito intorno all’innovativo robot modulare ed open source “e.DO”.

Una robotica sempre più diffusa in diversi ambiti che negli ultimi mesi ha visto anche il coinvolgimento della nuova tecnologia Mobile 5G.

Comau, Ericsson e Tim hanno portato, infatti, al “Mobile World Congress 2018” di Barcellona la soluzione di cloud robotics, con l’obiettivo di esplorare il potenziale del 5G attraverso una serie di casi d’uso relativi allo sviluppo di servizi innovativi e soluzioni per l’Industria 4.0 e lo Smart Manufacturing, abilitati dalle tecnologie mobili di quinta generazione.

Si stima, infatti che l’Industria 4.0 sarà una dei principali casi d’uso del 5G in termini di potenziale di business, dal momento che fa leva sulle tecnologie mobili di quinta generazione, su robotica, machine learning, piattaforme IoT, soluzioni per il cloud e i big data, per apportare maggiore competitività ed efficienza ai processi di manutenzione e di controllo qualità, in un’ottica di smart manufacturing.

 

 

Dino Galuppi

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