Nella scuola bisogna assecondare i tempi di apprendimento di tutti gli alunni, senza lasciare indietro nessuno, oppure far prevalere il merito e la competitività, perché è giusto abituare i giovani alla vita che li aspetterà dopo gli studi? La scelta non è da poco. Si sono scritte tesi e trattati di pedagogia sulla materia. E non vogliamo di certo banalizzare il tema in poche righe di sintesi.
Da qualche anno, ci limitiamo a ricordare questo, c’è una corrente di pensiero che sta prevalendo: quella di abituare i giovani alla responsabilizzazione. Perché il mercato del lavoro, sempre più in crisi, non li attende. Tanto è vero che disoccupazione giovanile e Neet dilagano.
Se ne parlerà a Bologna, domenica 31 agosto, presso la Sala dibattiti – Parco Nord – dove è in corso la Festa dell’Unità: nel pomeriggio, con inizio alle ore 18,00 è programmato un dibattito sul tema “La scuola del merito e delle opportunità”: tra i relatori ci sarà anche con il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. Arriverà anche qualche indicazione sulle linee guida sulla scuola, che dovrebbero essere presentate mercoledì 3 settembre? Per come si sono messe le cose, probabilmente avere qualche conferma sulla data e su qualche punto fermo della riforma sarebbe un bel risultato.
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