Una inversione di tendenza e uno stereotipo che viene martellato senza appello.
Tutto nasce, scrive http://www.corriereuniv.it/, dall’appello del premier, Matteo Renzi, ai sindaci perché gli inviassero segnalazioni riguardo le opere più urgenti da attuare al fine di mettere in sicurezza gli edifici scolastici.
È così accaduto che tra le tante email, una, quella di Cristina che chiedeva un piccolo contributo di 11.500 euro appunto per la normalizzazione di porte e finestre nella scuola elementare di Pisano Novarese, sia stata pubblicata su alcuni quotidiani locali ed è arrivata fino al collega campano, il quale, mosso da un semplice atto di solidarietà, si è deciso a rispondere direttamente all’appello, bypassando così l’attesa dovuta ai lunghi tempi dell’apparato statale.
“Le nostre casse stanno bene: avanzeremo a consuntivo circa 900 mila euro. Rispettiamo il patto di stabilità, abbiamo una differenziata al 75% e una tassa dei rifiuti tra le più basse d’Italia. Quell’appello mi ha toccato. La cifra è alla nostra portata: quei bambini potranno sentirsi al sicuro”: ha detto il sindaco sudista.
“Ci sono dei passi formali da fare prima di accettare ufficialmente i fondi. Dopodiché, a mie spese, mi recherò a Trentola Ducenta per ringraziare. Non abbiamo soldi da buttare via. La nostra scuola funziona: il 60% dei 120 iscritti viene dai paesi confinanti perché ha un’ottima organizzazione didattica e la mensa è interna. I lavori inizieranno subito, con la chiusura estiva”: risponde la sindaca nordista.
E fino a quando le solidarietà viaggiano su questi treni, i carrarmati-trattori sulle piazze di Venezia sembrano, come lo sono, semplici barzellette