Al termine di questo anno scolastico l’unica cosa certa è quella che siamo arrivati alla conclusione di un anno “particolare”, “turbolento”, “burrascoso” caratterizzato dalla didattica a distanza che, bene o male, ha funzionato con diverse sfaccettature.
Ora nelle scuole si stanno svolgendo le ultime riunioni collegiali (dipartimenti disciplinari di programmazione, collegi docenti conclusivi, consigli di circolo e d’istituto).
Le idee che vengono avanzate e discusse sono letteralmente basate sulle ipotesi. Quindi siamo di fronte alla “scuola delle ipotesi” perché non c’è nessuna certezza su come sarà la riapertura delle scuole a settembre.
Le linee guida del Ministero dell’Istruzione sono molto vaghe, navigano nel limbo e nell’incertezza più assoluta perché allo stato attuale non possiamo prevedere come evolverà l’andamento dell’emergenza epidemiologica.
Quindi nessuna progettazione di viaggi d’istruzione, di visite guidate può essere avanzata ora, se non attendere l’inizio del nuovo anno scolastico.
L’unica cosa certa è che l’anno scolastico 2020/2021 sarà caratterizzato dai recuperi degli apprendimenti per quegli alunni che hanno riportato insufficienze più o meno gravi in più discipline sulla base del PIA (Piano Individualizzato degli Apprendimenti).
Il resto, ad oggi, è tutto aleatorio e privo di assolute certezze.
Mario Bocola
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