La scuola deve fare la scuola e la famiglia deve fare la famiglia. Punto.
Non deve in alcun modo la famiglia sostituirsi alla scuola e il docente deve essere solo il docente e non il factotum delle “emergenze educative”.
E sempre il docente non può essere sociologo, psicologo, psichiatra, infermiere e quant’altro. Il docente deve fare soltanto la lezione, spiegare, interrogare, somministrare verifiche scritte, fare osservazioni sistematiche sull’andamento didattico-disciplinare degli alunni. E basta.
Perché il suo compito si ferma lì. Invece stiamo assistendo ad un fenomeno allucinante di “catapultare” tutto sulla scuola e direttamente sulle spalle degli insegnanti le manchevolezze dei genitori, i quali non sapendo gestire i propri figli scaricano le responsabilità sulla scuola, la quale dovrebbe agire da “pompiere”.
La triste vicenda di Giulia Cecchettin ha riportato ancor di più alla ribalta la funzione educativa della famiglia ed ora si vuole introdurre l’ora di affettività e dei sentimenti.
Ma i docenti quotidianamente in classe dialogano con gli studenti di relazioni, di affettività attraverso lo studio della letteratura, della filosofia, della storia. Lo fanno tutti i giorni! La scuola non può fare tutto, perché da sola non ce la fa.
C’è bisogno del sostegno delle famiglie sempre e comunque, altrimenti sarà sempre una sconfitta.
Mario Bocola
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…
La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…
Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…
La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…
Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…
Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…