Attualità

La scuola deve insegnare il metodo di studio: la base dell’apprendimento

Il cambio di Ministro non impedisce di portare alla luce delle proposte di cambiamento per la scuola. Infatti, con il gruppo Facebook Dillo al Ministro che prosegue, riportiamo altre riflessioni giunte in redazione sulla scia del successo della nostra iniziativa.

Si insegni il metodo di studio alla scuola primaria

Riportiamo la riflessione di una lettrice, una maestra che si concentra sul metodo di studio a scuola, che a suo parere rappresenta una delle più grandi lacune per gli studenti.

Ho notato che a scuola manca una cosa molto importante, anzi la base: non vengono insegnati i metodi di studio!
E’ come costruire una casa senza fondamenta! In terza e quarta elementare (quando si inizia a studiare) dovrebbero dedicare tempo a una materia che dovrebbe chiamarsi “metodo di studio” e non è il classico leggi e ripeti che tra l’altro è il meno efficace (vedere teoria del cono dell apprendimento) o a limitarsi a dire “ognuno trova il suo metodo”.

Devono insegnare i metodi innovativi, le mappe mentali (purtroppo non ho ancora trovato insegnanti che sanno di cosa si tratta…! E non confondetele con le mappe concettuali, ormai sorpassate che però la scuola inizia a insegnarle ora….), è un metodo in cui si studia in modo divertente, ingegnoso, attivando il cervello e cosa molto importante, recepiamo le informazioni e non le scordiamo più, anche dopo molto tempo.
Ci sono le tecniche di memorizzazioni fonetiche o dei loci ciceroniani per imparare numeri e date in modo divertente e soprattutto ce le possiamo ricordare per tutta la vita.
Insomma noi italiani siamo quelli che passiamo più ore a studiare sui libri, ma nelle competizioni internazionali, non arriviamo primi, quindi o siamo tutti un po’ imbecilli confronto agli altri o forse abbiamo un metodo di studio non corretto…

 

Come funziona “Dillo al ministro”

Per far sentire la propria voce la Tecnica della Scuola ha aperto un gruppo Facebook dove esprimere il proprio pensiero(CLICCA QUI PER PARTECIPARE).

Per partecipare alla nostra iniziativa e far sapere le priorità e le vostre idee per la scuola italiana, potete anche scrivere a caroministro@tecnicadellascuola.it.

Redazione

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