I governi della Destra, guidati da Silvio Berlusconi, hanno inferto alla Scuola Pubblica della Repubblica Italiana ferite profonde, ancora aperte. Il nuovo governo di Giorgia Meloni, se realizzerà il suo programma sulla Filiera dell’Istruzione, colpirà con violenza inaudita il diritto allo studio. Per finanziare le scuole private, drenerà fondi cospicui dalla Scuola Pubblica; per realizzare l’Autonomia differenziata, dovrà frantumare l’unitarietà costituzionale dei diritti non negoziabili quali la Sanità e l’Istruzione.
Sento tutti i giorni espressioni ingannevoli: “Sono tutti uguali”, “Destra e Sinistra sono categorie del XX secolo ormai morte”, “La Scuola deve essere funzionale al Lavoro”, etc. Non è vero! Carlo Pisacane non venne trucidato dalle truppe dei Borboni ma dai contadini ignoranti che prestarono fede alle menzogne dei Borboni. L’Istruzione è la madre della Libertà; distruggere l’Istruzione, con menzogne post-borboniche, significa spazzare via la Libertà. Gli errori madornali della Sinistra, quali le nefaste “innovazioni” pseudo-pedagogico-didattiche, l’abolizione delle sanzioni disciplinari per alunni e genitori scorretti/bulli e le promozioni regalate a “Oves et boves et universa pecora”, hanno gettato nel marasma odierno la Comunità Educante. Siamo alla follia del genitore che denuncia il docente perché ha rimproverato il figlio ritardatario! I ripetuti interventi economico-normativi deleteri firmati dalla Destra, quali tagli dei Fondi d’Istituto e delle cattedre, nascita delle classi-pollaio e accorpamenti delle Autonomie scolastiche in istituti-monstre, si sono rivelati disastrosi per studenti, docenti, collaboratori scolastici e Ata. Ad oggi, possiamo parlare di 18 miliardi di euro di risorse sottratte alla Scuola Pubblica.
La Scuola sognata dai “Laudatores temporis acti”, ben conosciuta dalla mia generazione figlia degli Anni 60, era fondata sui privilegi dei “Figli di…” spesso riuniti in classi “scelte”. I figli dei poveri “facevano schifo” e venivano rimproverati aspramente per sciocchezze. I “Figli di…” godevano dell’impunità assoluta e andavano avanti anche con somma ignoranza; i posti di responsabilità erano loro riservati nonostante l’incompetenza manifesta. La Scuola di oggi necessita di interventi precisi e decisi, massicci investimenti pubblici e aperture a trecentosessanta gradi alle realtà sociali e culturali. Una Comunità Educante in possesso delle risorse per l’apertura pomeridiana delle Scuole con Sport, Musica, Teatro, Arte, Cinema, Giornalismo, etc. rappresenterebbe un possente antemurale rispetto ai fenomeni di abbandono scolastico, devianza giovanile e microcriminalità. Il resto è la “Sagra del pannicello caldo”, ben sintetizzata da George Orwell ne “La fattoria degli animali”, che potremmo parafrasare così: “Tutti gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici, il personale di Segreteria, i DSGA e i presidi sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.”.
Antonio Deiara