Succede anche questo nel mondo della scuola. Così come segnala l’AESPI, l’associazione europea Scuola e Professionalità Insegnante, i docenti di un istituto scolastico del milanese sono stati i destinatari, a metà giugno, di una curiosa circolare.
Il provvedimento si qualifica quale puntuale esecuzione di una delibera del Consiglio d’Istituto.
Tale delibera – varata all’unanimità, segnala l’associazione – prevede che entro il giorno 30 giugno tutti i docenti non impegnati negli esami e nei corsi di recupero si occupino della biblioteca scolastica collaborando a cancellare dall’inventario i libri obsoleti e eliminare i medesimi.
Le due operazioni, una squisitamente intellettuale, cioè quella di decidere quali siano i testi datati o deteriorati, l’altra, quella materiale, di toglierli di mezzo, non sono le uniche: infatti i docenti delle materie di laboratorio dovranno anche collocare i testi utilizzabili negli armadi dei laboratori.
Come è possibile, dunque, che un dirigente scolastico possa intimare agli insegnanti l’espletamento di incombenze non programmate dal Collegio Docenti, ma calate dall’alto all’unico scopo di costringere ad uno sterile atto di presenza che si prolunghi fino alla data del 30 giugno?
Così il presidente dell’AESPI, Angelo Ruggiero: “Ci chiediamo quale sottile piacere abbia percorso gli spiriti della componente studentesca del Consiglio al pensiero di concorrere alla punizione di quei seccatori dei suoi insegnanti, e quale forma di godimento abbiano provato anche i genitori Consiglieri al pensiero che, finalmente, quei boriosi fannulloni, magari pure stretti di voti coi loro pargoli, avrebbero smesso di usufruire dei mitici e scandalosi tre mesi di vacanza … Non ci chiediamo un bel nulla, invece, circa la componente docenti i cui membri hanno condiviso l’ukase del Dirigente-Mandarino: troppe ne abbiamo viste e sentite a proposito di supino servilismo”.
Ruggiero, poi, si chiede: “Come poi sia andata a finire davvero, onestamente non sappiamo: nelle more degli Esami di Stato abbiamo perso di vista la cosa. Quello che sappiamo è che la circolare esiste – l’abbiamo letta – e testimonia con chiarezza una cosa, e cioè che gli insegnanti nella scuola italiana sono res nullius, massa dannata esposta a tutti gli arbitri: quelli dei loro studenti, quelli delle variopinte componenti degli Organi collegiali, e infine quelli, ça va sans dire, di Sua Maestà il Dirigente. Il Ministro Bussetti, che ha recentemente parlato di “ridare centralità al ruolo degli insegnanti” cortesemente ne prenda nota”.
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