E’ arrivato in questi giorni nelle scuole il numero 6 di Iter che si propone di mettere a disposizione degli operatori scolastici (soprattutto della secondaria superiore) alcuni strumenti essenziali che possono servire a configurare la scuola come una vera e propria "bottega artigiana".
L’immagine della "bottega artigiana" – spiega il direttore nella presentazione del numero – può servire bene per illustrare l’idea della scuola come ambiente di apprendimento, anche se certamente gli strumenti della "bottega" del XXI secolo non sono più soltanto materiali e fisici, ma anche concettuali.
In questa chiave vanno dunque letti i molteplici contributi che la rivista offre: si va infatti dagli strumento musicali a quelli di supporto alla costruzione di percorsi didattici (archivi storici, biblioteche, laboratori diffusi) fino a quelli che consentono il confronto di esperienze all’interno della scuola e tra reti di scuole.
Vengono poi presentati alcuni "laboratori concettuali" che – a parere dei curatori del numero – rivestono una posizione centrale nell’intero curricolo: il laboratorio di biologia, il museo, il laboratorio virtuale di geometria, gli spazi geografici e il laboratorio multimediale e ipertestuale.
La sezione dedicata alle recensioni è come al solito molto ricca, mentre la rubrica "Multimedia" propone un viaggio in Internet alla scoperta dei siti sulla matematica e sul suo insegnamento.
Vanno poi segnalate le pagine di approfondimento sui sistemi scolastici europei (in questo numero si parla dell’architettura scolastica inglese).
A partire dal prossimo numero la rivista continuerà ad essere distribuita in forma gratuita alle scuole ma per poterla ricevere è necessario fin da ora farne richiesta utlizzando una apposita scheda che è contenuta nella rivista; in questo modo MPI e Treccani ritengono di poter raggiungere un pubblico ancora più attento e selezionato evitando che la rivista serva solamente a fare mostra di sé in "sala professori" o sul tavolo del preside.