“Sono stato molto contento di ricevere e dialogare con il Forum degli Studenti mercoledì scorso e sono convinto che la loro partecipazione nelle decisioni che riguardano la scuola, l’università e il mondo del lavoro debba diventare strutturale”.
Skuola.net riporta la conclusione del tavolo di lavoro, che ha coinvolto 13 ragazzi, dove si è discusso anche di valutazione degli insegnanti da parte degli studenti, la regolamentazione dell’alternanza scuola lavoro e la partecipazione dei ragazzi. E il sottosegretario promette un nuovo appuntamento: “Ho chiesto al Forum degli studenti di incontrarci ciclicamente per poter avere la possibilità di guardare, attraverso le loro proposte e le loro critiche, la scuola dal di dentro”.
“I ragazzi sono persone in grado di proporre, organizzare iniziative, come dimostrano le esperienze positive di molte scuole che hanno organizzato autogestioni e cogestioni”, sostiene Faraone.
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Il Forum degli studenti con Faraone in testa vuole che gli studenti possano valutare la scuola e gli insegnanti. “La buona scuola” garantirà anche ai ragazzi la possibilità di dire la propria in merito alla didattica e alle modalità di insegnamento dei propri docenti” promette il sottosegretario.
Argomenti di discussione anche l’ inserimento di nuove materie a scuola. Ad esempio, scrive Skuola.net, una versione aggiornata dell’educazione civica, ma insegnata da veri specialisti. Come fare a organizzarle? Il sottosegretario propone di istituire un tavolo tecnico che coinvolga le associazioni studentesche per stabilire le metodologie di questo insegnamento.
Per quanto poi riguarda gli stage , che troppo spesso si trasformano in sfruttamento del lavoro, perché siano davvero formativi, vanno regolati; la proposta è di creare uno “Statuto delle studentesse e degli studenti in stage”, una carta che tuteli i loro diritti, ma che elenchi anche i loro doveri.
E sui test Invalsi? Non tutti sono d’accordo con il test Invalsi e la valutazione delle scuole attraverso questo sistema, cosicchè il Forum degli studenti con Faraone ha riconosciuto la necessità di portare avanti il progetto con un finanziamento stabile. “Vogliamo che la scuola renda conto dei propri risultati – sostiene Faraone – “E non lo facciamo per fotografare i migliori e lasciare indietro i peggiori. Dobbiamo dare a tutti gli strumenti per mettersi al passo e assottigliare le differenze”.
A tale scopo occorre rilevo acquista il diritto allo studio: “Oggi la materia è di competenza regionale e, purtroppo, ogni regione fa quello che vuole, negando agli studenti italiani di autodeterminarsi con la stessa libertà” dice Faraone. Ma al tavolo di lavoro con il Forum degli studenti emerge una soluzione. “Quello che possiamo fare in quanto governo, così come ci hanno suggerito le associazioni studentesche, è una legge quadro nazionale sul diritto allo studio. E lo faremo.”
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