Categorie: Personale

La scuola è finita…ma non per i docenti!

La scuola è finita. Ma continua col tour degli scrutini. E poi con gli esami di maturità. Momenti importanti per i ragazzi e le famiglie, lo sappiamo.

Ma importanti anche per i docenti. Perché è attraverso la valutazione che ci esponiamo al giudizio di tutti. Anche i presidi? Anche i presidi, per la loro diretta responsabilità nell’assegnazione dei docenti alle varie classi. Valutando, insomma, si è tutti valutati.

L’assegnazione di un voto, in più, non può essere ridotta a mero calcolo algebrico di alcune prestazioni o performance. La valutazione dice di più: implica aspetti che non possono essere confusi con i risultati su questa o quella materia. In gioco vi è, in poche parole, la maturazione di personalità, quella dei giovani d'oggi, che non sempre si trovano a proprio agio con le tante indicazioni e distrazioni del vivere odierno.

Se i giovani, dunque, vanno spronati, stimolati, spinti perchè intendano la crescita matura come incontro consapevole della libertà con la responsabilità, dall’altro sappiamo che, in molti casi, mancano di solide famiglie alle spalle, cioè adulti significativi che siano punti reali di riferimento.

Che cosa può fare la scuola? Tenere sempre a mente che ogni atto scolastico, compresi i voti, implica uno sfondo educativo.

Attraverso la valutazione, dunque, si esprimono giudizi sui percorsi conoscitivi, ma, in primis, sulla crescita formativa. Ma se ad essere valutati sono anche i valutatori, ad essere in gioco, cioè, vi è prima di tutto la capacità dei docenti e dei presidi di essere, per i ragazzi, dei veri maestri, cioè persone adulte che li sappiano entusiasmare, che comunichino passione come (anche) senso del sacrificio. Sono aspetti centrali della vita della scuola e del rapporto tra scuola e famiglie.

Durante gli scrutini si assegnano dunque i voti nelle varie materie, ma anche i voti di condotta.

Il voto di condotta, per i motivi appena indicati, non potrà più essere assegnato con leggerezza, come il voto in una materia non potrà più essere usato come forma più o meno esplicita di giudizio di valore sugli studenti.

Gianni Zen

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024