“La scuola di Don Milani offriva un passaporto per una cittadinanza attiva e questo è il ruolo che anche oggi vogliamo esercitare nella scuola del nostro Paese”.
“Le scuole sono la traccia visiva e mnemonica della storia del nostro Paese. Esiste un percorso parallelo tra l’evoluzione della storia del nostro Paese e della nostra scuola. Un tema che mi sta molto a cuore è quello della sensibilità alla diversità che mai come oggi è vicino alla nostra coscienza e alla nostra responsabilità, come educatori ma anche come cittadini”.
“La scuola ha fatto sempre passi avanti pioneristici, il primo passo è stato il superamento della classe differenziale. Non dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo continuare un processo integrazione che guardi alla diversità dei bambini con bisogni speciali ma anche dei bambini non nati in Italia”.
La ministra Giannini ha infine presentato le tre azioni fondamentali previste dal progetto: “un concorso dedicato al recupero della memoria e all’uso di strumenti quotidiani come i tablet e gli smartphone” dal titolo ‘FotografiAMO la scuola’, “un corso di perfezionamento per archivisti e bibliotecari dedicato all’archivistica contemporanea e le mostre dedicate ai grandi educatori”. Un’anteprima della mostra dedicata a Don Milani, pubblica Dire, è stata allestita per l’occasione proprio nei corridoi antistanti la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Il progetto, promosso dal Miur con il patrocino del Senato, ha inoltre visto la nascita di una ‘Rete di scuole per il recupero della memoria’ che sta realizzando le iniziative e promuovendo le attività.