La competizione in Europa passa anche per la scuola di qualità. A sostenerlo è stato, il 9 dicembre, il sottosegretario all’Istruzione, Gian Luca Galletti, durante un incontro con gli studenti nella sala polifunzionale di palazzo Chigi per parlare dell’anno europeo dei cittadini.
Per essere competitivi in Europa, ha detto Galletti, ”bisogna che le competenze degli studenti italiani siano elevate. Dobbiamo lavorare sulle conoscenze e sulle competenze dei nostri ragazzi”. Per poi aggiungere che ”il primo punto di questo governo è la scuola. Se il nostro paese avrà un futuro è attraverso l’elevazione delle competenze. Puntiamo molto dunque sull’orientamento e sull’alternanza scuola-lavoro, anche all’estero, per essere ancora più competitivi”.
Insomma, le intenzioni sono buone. Quello che è mancato al Governo Letta, almeno sino ad oggi, sono stati i soldi per finanziarle.
Galletti si è anche soffermato sui diplomi acquisiti fuori l’Italia. La scuola, ha aggiunto il sottosegretario, ”deve svolgere un ruolo fondamentale per l’integrazione europea: far capire che l’Europa unita può dare opportunità”. Galletti è infine intervenuto sul riconoscimento dei titoli di studio all’estero: ”Stiamo facendo passi in avanti sia per la scuola che per l’università. È fondamentale per l’integrazione vera”.