Altro che scuola del merito, quella che viviamo oggi è un’istruzione che premia i giovani più fortunati nati in contesti familiari sopra la media: a sostenerlo è Simone Oggionni, Responsabile Scuola di Articolo Uno. Intervenuto al convegno “Merito e valutazione: opportunità o retorica?”, organizzato dal Psi, ha detto che “bisogna essere socialmente liberi ed emancipati per farlo, altrimenti, il merito diventa una retorica vuota. Se quindi il merito è astratto, il bisogno scompare; questo è accaduto negli ultimi anni, anche con il sostegno dei partiti di Sinistra”.
“Il lavoro – ha aggiunto il Responsabile Scuola di Articolo di Uno – oggi costringe a scegliere tra soldi e diritti: il meritevole è chi ha una famiglia agiata alle spalle, studia di più, viaggia di più. Eppure, la scuola dovrebbe essere il luogo dove si costruiscono le basi per l’accesso alla cittadinanza”.
Quindi, Oggionni ha spiegato come bisognerebbe intervenire sul sistema scolastico: “l’unico modo per migliorare la situazione è aumentare gli investimenti, a partire dai salari dei docenti, ridando loro potere culturale e intellettuale”.
Oggionni ha anche attaccato l’organizzazione dei cicli scolastici della secondaria: “è sbagliato fare scegliere agli studenti a 13 anni se andare al liceo o all’avviamento al lavoro”.
Quindi, ha continuato il Responsabile Scuola di Articolo Uno, “bisogna intervenire non solo con interventi politici e nuove leggi, ma anche attraverso messaggi educativi. È esemplare quello della studentessa di Padova Emma Ruzzon, che ha messo in evidenza suicidi dei giovani legati ai reality show: basta quello per capire che c’è qualcosa che non va. Però i modelli irraggiungibili non possono essere la norma”.
Secondo Oggionni “il periodo che viviamo è difficile perché la pandemia ha prodotto un disastro, pari ad una guerra mondiale. Quale paradigma può contrapporsi alla retorica del merito? Senza subbio la cura della scuola, è quella che si deve fare carico di chi è in condizione di difficoltà”.
Il Responsabile Scuola Articolo Uno ha concluso sostenendo di non avere “fiducia in questo Governo”, ma anche sottolineato che “una parte della politica, anche del Centro-Sinistra, è stata protagonista della malattia. Bisogna ricostruire. Ripartendo dalla scuola”, ha concluso Oggionni.