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La scuola è più sicura del bar: si apre il fronte di resistenza alla Dad

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Dad si, Dad no. Questo è il problema. Per il momento il Governo ha detto no: il nuovo Dpcm non prevede l’introduzione alla didattica a distanza, come avevano chiesto alcune Regioni. Soddisfatta la Ministra Azzolina, che può contare anche sulla resistenza di tantissimi insegnanti.

Ecco perché non tornare alla Dad

I nostri lettori si sono espressi tramite i nostri canali: “Non possiamo tornare alla Dad indiscriminatamente. Se rispettiamo le regole riusciremo a restare in presenza. La Dad deve essere l’ultima spiaggia“, scrive una lettrice alla nostra redazione.

“Come si fa a proporre con leggerezza la didattica a distanza? I ragazzi devono andare a scuola in presenza. Già per fare i turni con la didattica digitale integrata è un problema. Evitiamolo il più possibile”, ha aggiunto un nostro lettore.

Concetto espresso anche da una docente di Parma, riportato da La Repubblica: “I ragazzi rispettano le norme, se necessario sono state comminate note disciplinari e ammonizioni, ma devo dire che nella mia scuola mi sento molto più sicura che in un supermercato o in un bar. Siamo una comunità di persone che cercano di tutelarsi a vicenda. Abbiamo avuto alcuni casi covid gestiti in collaborazione con l’Ausl che ha potuto constatare che tutte le normative erano state rispettate nel migliore dei modi“.

Ma come? Siamo alla quarta settimana e già gettiamo la spugna?“, dice l’insegnante a proposito dell’ipotesi di un ritorno alla Dad.

Con questi numeri non si resta a casa!

Ad ogni modo, per adesso il pericolo è scampato, anche perchè la prima a resistere alla Dad è la Ministra Azzolina: “Spiaceha detto Azzolina a Di Martedìche qualcuno pensi che studenti e studentesse possano essere sacrificabili. La scuola ha dato tanto, abbiamo lavorato tutta l’estate per riportare gli studenti in presenza”.

Stiamo ultimando il monitoraggio sui contagi a scuola sulla quarta settimana, c’è poca crescita il tendenziale è lo stesso delle settimane precedenti. Con questi dati dovrei lasciare gli studenti a casa?”, ha aggiunto Azzolina.

Ricordiamo che c’è anche un fronte di insegnanti che da alcuni giorni chiedono di tornare alla didattica a distanza, come riportato in precedenza.