Il Tribunale di Treviso, con sentenza 2615 del 25 ottobre scorso, ha deciso che i genitori del bimbo caduto nel cortile di scuola devono essere risarciti.
Il risarcimento è d’obbligo se nè scuola nè insegnante provano che l’infortunio è dipeso da causa loro non imputabile. Al danneggiato basterà dimostrare che il fatto sia accaduto in orario e luogo scolastici. Lo riporta “Il Sole 24 Ore”.
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A promuovere la causa, sono i genitori di una bimba scivolata, durante la ricreazione, nel cortile dell’asilo. Dell’incidente – avvenuto mentre girava con una bicicletta senza rotelle di sicurezza – erano responsabili, secondo l’avvocato della coppia, sia la maestra che la scuola.
La famiglia della bambina ha fatto ricorso chiedenso un ristoro economico. I giudici del tribunale della città veneta hanno dato loro ragione allineandosi alla sentenza della Cassazione del 2015 (20475) per cui, in tema di responsabilità dei soggetti obbligati alla sorveglianza di minori, il regime probatorio non muta. Riconosciuto, così, per i genitori, il risarcimento di circa 20mila euro.
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