Il disegno di legge sulla semplificazione prevede la “Razionalizzazione, eventualmente anche attraverso fusione o soppressione, di enti, agenzie, organismi comunque denominati, ivi compresi quelli preposti alla valutazione di scuola e università, ovvero attraverso al trasformazione degli stessi in ufficio dello stato o di altra amministrazione pubblica, salvo la necessità di preservarne l’autonomia, ovvero ancora liquidazione di quelli non più funzionali all’assolvimento dei compiti e delle funzioni cui sono preposti”.
L’attuale governo, così come gli estensori de “La buona scuola” non possiedono la cultura sistemica, fondamento della società contemporanea.
La legge riconosce alla scuola la natura di sistema.
Il governo di un sistema e, in particolare della scuola, si esercita tramite il controllo (feed-back): si capitalizzano le informazioni contenute negli scostamenti obiettivi programmati -risultati conseguiti.
La legge 107/2015 commette un madornale errore: ha definito gli “Obiettivi formativi prioritari” sovrapponendo ai fini i mezzi.
Il disegno di legge sulla semplificazione propone come razionale quanto di più illogico non c’é: il depotenziamento delle modalità di controllo.
Enrico Maranzana
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