Nella giornata di oggi, lunedì 20 marzo, si è svolto un incontro nella sede del MoVimento 5 Stelle di via Campo Marzio tra il presidente Giuseppe Conte, la capogruppo al Senato Barbara Floridia e i parlamentari M5S in commissione istruzione con alcuni rappresentanti dei sindacati del mondo della scuola. Obiettivo dell’incontro è stato quello di approfondire le principali criticità che riguardano la scuola, dagli stipendi al precariato e altro.
Il leader del M5S Giuseppe Conte ha rilasciato una sua dichiarazione sui propri canali social: “La scuola pubblica è sotto attacco. Oggi parte un percorso che ci porterà a una giornata di mobilitazione e confronto per difendere la scuola come bene comune e indivisibile. Quella del Governo è una inversione a U rispetto alle nostre politiche di investimento sull’istruzione e soprattutto rispetto all’impegno che tutti hanno preso, in pandemia, per rimettere al centro la scuola pubblica italiana. Ci troviamo ora a dover contrastare un progetto che apre alla prospettiva di un taglio di istituti scolastici, non fornisce rassicurazioni sul contrasto del precariato. Nessuna garanzia al momento neppure di un intervento consistente contro gli stipendi troppo bassi di docenti e personale scolastico”.
“Oggi – racconta – abbiamo ascoltato i sindacati e la voce di chi a scuola lavora ogni giorno: c’è grande preoccupazione per tutti questi aspetti e per un progetto di autonomia che finisce per aumentare le disuguaglianze e le carenze per i nostri studenti. Resteremo al fianco di professori, del personale della scuola e degli studenti per contrastare in tutte le sedi questo scellerato progetto”.
A commentare l’incontro anche la capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato Barbara Floridia: “Da oggi parte un percorso un percorso di mobilitazione in difesa della scuola, un bene comune e indivisibile di cui si parla poco e che, con questo governo, è sotto attacco. Con Giuseppe Conte e con i colleghi delle commissioni istruzione di Camera e Senato abbiamo incontrato alcuni rappresentanti dei sindacati della scuola con cui condividiamo questo orizzonte ed alcune battaglie comuni importantissime. La prima: SI ad una scuola pubblica che sia messa al centro di ogni strategia per il presente ed il futuro del paese, esattamente come tutti hanno detto durante la pandemia mentre oggi chi governa sta facendo esattamente il contrario. NO ai tagli e alle chiusure di istituti programmati da questo governo. In legge di bilancio hanno stabilito tagli per 4 miliardi nei prossimi anni e la possibile chiusura e accorpamento di oltre 700 scuole sui territori. SI a stipendi più dignitosi per il personale scolastico, in linea con gli altri Stati europei. NO al progetto scellerato di regionalizzazione del sistema scolastico nazionale voluto dalla destra con la legge sulle autonomie. Non accetteremo mai che esistano studenti di serie A e di serie B e che un diritto primario come l’istruzione sia oggetto di una inaccettabile disuguaglianza a seconda di dove uno nasce.Presto ci saranno aggiornamenti”.
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