Categorie: Mobilità

La scuola frenata dai contenziosi, non tutti gli insegnanti hanno accettato le sedi

Molti trasferiti con le fasi B e C del piano nazionale, che sono stati assunti con contratto triennale tramite chiamata diretta dal dirigente, per motivi di famiglia, chiederanno un’assegnazione provvisoria il più possibile vicino a casa loro. Detto in altri termini, secondo la CislScuola Dell’Emila Romagna, significa che «Il nodo da sciogliere, che sta bloccando tutte le operazioni per permettere un inizio regolare delle lezioni, sono i contenziosi dovuti agli errori compiuti dal sistema informatico del Miur nei trasferimenti delle fasi B e C. Nella nostra provincia, solo nella scuola primaria le conciliazioni per contenziosi della fase C, risolte con esito positivo, sono 18, con docenti provenienti da Napoli, Benevento, Salerno, Torino, Ascoli Piceno, Caserta, Roma. Queste operazioni bloccano sia le assegnazioni provvisorie, sia i computi dei posti vacanti per le immissioni in ruolo di cui stiamo aspettando il decreto».

 

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«Abbiamo iscritti- precisa la CislScuola- che con pochi punti hanno ottenuto col trasferimento nazionale la sede richiesta di Reggio e altri che, con un maggior punteggio, avendo chiesto la nostra provincia, sono stati assegnati a Como, Brescia, pur avendo diritto a Reggio. Nei giorni scorsi l’ufficio scolastico provinciale ha convocato una parte degli interessati, ma non tutti hanno accettato le conciliazioni proposte come sede. Oltre a quelli delle primarie sono stati conciliati solo 4 o 5 casi anche nelle medie e tutti sul sostegno. Per completare ‘il quadro’ occorre attendere che tutti i casi di contenzioso e di assegnazioni provvisorie siano risolti anche nelle altre province. Pare che il Miur vi stia lavorando. È una situazione che allunga i tempi delle nomine in ruolo e delle supplenze».

Pasquale Almirante

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